mercoledì 22 luglio 2009

Perle


Oggi, di ritorno dal traffico congestionato della città (tutti i lavori di manutenzione, comprese le pulizie dei tombini, nel periodo più tranquillo), ho deciso di comperarmi delle perle.

Una perla si forma quando un corpo estraneo, come un granello di sabbia, si ferma nella cavità palleale di un'ostrica. Esso viene ricoperto da strati successivi di madreperla, allo scopo di difendere i tessuti dell'animale dall'irritazione. Si depositano vari strati di carbonato di calcio che in combinazione con altri minerali, creano la perla

Prezioso dono del mare agli umani, fu la perla ornamento preferito da Polinnia, la Musa addetta agli inni, ai canti e all’eloquenza

Già nei testi orientali dell’VIII secolo a.C. si parla di perle come di cose fantastiche; secondo una leggenda araba le perle altro non sono che gocce di rugiada cadute in mare durante una notte di luna piena e “bevute” dalle ostriche.
Leggenda ripresa da Plinio il quale asserì che le ostriche nel tempo degli amori “si aprono quasi sbadigliassero, si riempiono di rugiada che le feconda e partoriscono poi perle.

Preziosissime da sempre.

L’imperatore Caligola (21-41 dC) donò al suo cavallo una collana di perle; ma affinché la moglie non fosse gelosa, ne regalò una anche a lei spendendo quaranta milioni di sesterzi.

E lo storico Svetonio (70-140 dC) racconta che il generale romano Aulio Vitellio (15-60 dC) riuscì a finanziare un’intera campagna militare vendendo un solo orecchino di perle della madre.

Gli antichi inoltre attribuivano loro moltissime virtù: calmavano l’ira, lenivano i dolori di stomaco, rinsaldavano le amicizie, accendevano la passione perché afrodisiache, rinforzavano le ossa e sbiancavano la pelle; per questo Cleopatra era solita berne un po’ sciolte nell’aceto di vino, costosa usanza seguita da molte nobili dame sino al Settecento.

In generale erano considerate una panacea contro ogni malattia; quando Lorenzo il Magnifico fu in punto di morte, gli diedero da bere una pozione di vino con dentro cinque etti di perle tritate.
Ovviamente non servì a nulla, se non a sprecare un patrimonio e a dargli probabilmente il colpo di grazia.

Nel Medioevo qualcuno iniziò a sparger la voce che “portavan lacrime”, seguendo la leggenda che fossero nate dalle lacrime degli angeli ribelli.

Esiste l'antidoto: basta regalare un soldo, anche un solo centesimo, a chi ti regala le perle ed è annullato l'effetto.

Ho giusto visto delle perle nere che per il momento non ho comperato.

Però ho tanti centesimi pronti.

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