martedì 2 giugno 2009

Sui colli


Il territorio di Scanzo è bordato da tante colline.

In occasione della festa dello sport tutti gli anni viene organizzata una passeggiata sui colli.

Quest'anno partecipo.

Inizio giornata: poichè il figlio maggiore ha in programma una escursione in montagna verso le sei sei e mezza vengo svegliata dal trambusto.

Mi rigiro nel letto sperando di riprendere il sonno presto.

Intanto ascolto cosa sta facendo: il rumore del coltello che taglia i panini, lo sportello del frigorifero che si apre, stropiccio di carta di alluminio per avvolgerli.

Sto per riaddormentarmi ed ecco che passa a salutarmi con voce squillante.

Buco di incoscienza e suona il telefono.

E' il marito che mi ricorda che di lì a poco inizia la camminata.

Percorro il tragitto verso la partenza nello stato di una sonnambula

Chiaramente ho sbagliato l'abbigliamento.

Si parte e il primo tratto pianeggiante non presenta particolari difficoltà.

Inizia la salita sul Monte Bastia, passiamo dal Belvedere e poi dalla "Fola", transitiamo sopra San Pantaleone, arriviamo a Tribulina, scendiamo per via Maffioli, percorriamo la Serradesca, ritorniamo a San Pantaleone in piano, di nuovo in salita sul Cornone, discesa a Rosciate e arrivo.

Ho percorso il tragitto di dieci chilometri in due ore esatte, con un passo per me sicuramente troppo sostenuto, attenta a risparmiare fiato ed energie, preoccupata dell'assenza dell'ambulanza caso mai ce ne fosse bisogno.

Neanche il tempo per osservare bene il panorama e la vegetazione incontrata.

Solo poche notazioni: piante di vite rigogliose (poche quelle afflite dalla flavescenza dorata)oleandri fioriti dappertutto, la pulce d'acqua sul ruscelletto costeggiato (dovrò tornare per qualche fotografia ad uso didattico), le piante di ciliegie pronte ma irraggiungibili, la pelle di una biscia lunga più di un metro issata su un bastone con la bocca spalancata (non è dato sapere se è stata issata solo la pelle o l'animale intero ridotto così dal sole).

Nel camminare però comincia a farsi sentire un certo indolenzimento alla schiena, in rapida ascesa, e le mani gonfie è come venissero trafitte da decine di spilloni.

Commento del figlio allenatore di atletica "Per me hai qualcosa che non va nella circolazione"

Toh, dopo quindici anni forse se ne è accorto.

Ma probabilmente è solo mancanza di allenamento


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