venerdì 12 giugno 2009

Raccolta

Gli alberi da frutta del mio giardino, pur affetti da tutte le malattie possibli e immaginabili, hanno cominciato a produrre.
Tutti ad esclusione dell'albicocco, che per due anni di fila non mostra un bel nulla nonostante la fioritura abbondante (ed è solo grazie ai suoi fiori che continua ad essere presente)
Non che gli altri alberi siano molto più prolifici
Per giorni e giorni ho guardato le ciliegie, una trentina in tutto, aspettando che dal verde passassero al rosso. Appena una arrivava all'arancionino pur mezza acerba me la mangiavo.
Poi per due o tre giorni non ho più controllato e quando mi sono avvicinata di ciliegie non ce n'era più neppure una.
Tra merli, pettirossi, passeri, fringuelli e non so che altro qui alberghi la distruzione è stata totale.
Passo allora a controllare lamponi, che pur non mi piacciono, ma che coglierò tra poco per il gusto di far la raccolta.
Sul pesco c'è una pesca sola, una di numero, ancora troppo dura per essere mangiata.
Più abbondanti le prugne ma succederà come tutti gli altri anni.
In prossimità della loro maturazione una bella grandinata le getterà tutte a terra mezze massacrate.
Ci sono poi l'uva moscato, per la quale prevedo la stessa sorte delle ciligie, e le mele.
Per queste ultime staremo a vedere a settembre: l'anno scorso avevano le dimensioni di un'albicocca.
In compenso se la frutta non dà soddisfazione qua e là sono stati piantati i finocchi e i pomodori, che però nessuno bagna
Per finire, intorno alla compostiera stanno crescendo piante di patata perchè avendole dimenticate in dispensa un po' troppo a lungo, anzichè avviarle al compostaggio, visti i germogli radicali lunghi trenta centimetri, ho provato a seppellirle.

Fortunatamente non siamo più in periodo di autarchia alimentare

Nessun commento: