martedì 19 aprile 2011

Cammina cammina


Capita che la pompa dell'acqua del motore debba essere sostituita

Capita che le soluzioni più ovvie (auto sostitutiva) arrivino a scoppio ritardato e cioè quando in concessionaria non ne è più disponibile nessuna

Passare una mattina intera nella sala d'attesa magari correggendo verifiche potrebbe essere una soluzione, se piovesse

Decido quindi di impiegare altrimenti il mio tempo.

La concessionaria è a Curno, mia mamma abita a Brembate Sopra
I mezzi pubblici mi accorcerebbero la strada di circa due chilometri e su un tragitto di sette reputo non valga la pena aspettarli

Così nell'aria frescolina del primo mattino intraprendo la camminata
Il primo pezzo è il peggiore: la statale non è certo progettata per un pedone e sono obbligata a camminare nell'erba che borda la strada per non rischiare la vita inutilmente
Osservo
E' una sequela infinita di immondizia.
Penso sia inconcepibile che si possa gettare tutto dall'auto: bottiglie di birra vuote, blister di medicine, un vasetto di omogenizzato, i contenitori di plastica delle sorpresine degli ovetti, bottiglie di plastica di ogni tipo, scatolette di succo in tetrapak, lattine più o meno schiacciate, fogli vari, stracci, gli involucri di tutte le merendine, contenitori di plastica non meglio identificati,persino due calzini bianchi a distanza di circa 20 metri uno dall'altro.
Il primo premio in assoluto (per il numero di esemplari presenti) va ai pacchetti di sigarette.
I mozziconi poi costituiscono una fila ininterrotta.
Pollicino con questi avrebbe sicuramente ritrovato la strada di casa

Eppure c'è anche altro: ci sono i fiori dei trifogli, delle ortiche, altri
Ciascuno ha la sua forma particolare e penso potrei fare una lezione anche sul bordo di una strada.
Le monocotiledoni stanno già spigando a testimonianza del ciclo vitale tanto breve
Si vedono benissimo le foglie parallelinervie e le retinervie

Arrivo a Ponte San Pietro e abbandono la statale
Sono ancora sulla strada ma rispetto a prima è la pace.
Attraversando il ponte pedonale gettato sul Brembo vorrei fermarmi a guardare quell'acqua un po' cupa che scorre ma ho una tabella di marcia da rispettare

In auto sarò passata centinaia di volte ma quanti particolari la velocità ci fa perdere: siepi, giardini, alberi, case sembrano tutti nuovi

Un'ora di pausa e riparto
Cambio anche un poco il percorso
Scopro tutta una zona industriale costeggiandola dall'alto che richiama agglomerati di inizio secolo.
Le ciminiere di mattoni, gli edifici con i tetti asimmetrici e appuntiti
Mi avvolge l'odore delle officine, l'odore che producono le smerigliatrici quando limano il ferro, odori dimenticati
Cammino sui petali sbiaditi del glicine, altri petali bianchi svolazzano spostati dal vento prodotto dalle auto
Di nuovo la statale, di nuovo il caos
Nonostante le auto e i loro gas di scarico riesco a sentir l'odore dell'erba tagliata perchè rispetto all'andata la temperatura è salita e gli aromi si espandono meglio

Arrivo in perfetto orario: l'auto è pronta

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi piace questo racconto...