mercoledì 1 dicembre 2010

Neve




Durante il mio turno di sorveglianza all'intervallo (ne ho tre in cinque giorni di lezione) dal ballatoio della scuola osservo nel corridoio sottostante la ressa che si è creata attorno ai tavoli pieni di torte che il gruppo solidarietà mette in vendita per raccogliere fondi da destinare al progtto di sostegno per i ragazzi del Burundi dal passato movimentato in situazioni familiari disagiate.

Al mio piano quindi non c'è quasi nessuno da sorvegliare

Guardo fuori dall'enorme finestra: la neve sta cadendo fitta, i fiocchi sono larghi
In cortile, al solito, qualcuno raccoglie la neve dalle auto per fabbricarne palle da lanciare

Fisso lo sguardo sulla parete della casa di fronte e mi concentro sui fiocchi
Lo facevo anche da bambina
E ad un tratto, allora, non era più la neve a scendere ma ero io che salivo, salivo sempre più in alto

Continuo a concentrarmi su quei fiocchi ma la magia non si ripete più

Non riesco più a volare

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