sabato 18 dicembre 2010

Gelo


Non proprio come nella fotografia della via Mala per andare in Val di Scalve ma quasi ci siamo.

Il caro vento gelato del nord tiene cristallizzato tutto il mio mondo, un mondo che si è anche rivestito di venticinque centimetri di neve.

Ieri andando al lavoro la strada rimaneva asciutta nonostante già nevicasse.
I piccoli fiocchi sembravano polvere di farina sollevata nel tentativo di pulire la tavola
Nuvolette ondeggianti a destra e a sinistra, spostate dal vento delle auto. Innocue.

Duranta la mattinata guardavo i fiocchi sempre più fitti, sempre più larghi.
Rapida riconversione dei programmi
Impossibile uscire all'una, recuperare la figlia a scuola, rientrare e preparare il pranzo, ripartire per essere a lezione di inglese alle due e mezza.

In sala professori considerazioni sulle strade, sulla temperatura, sul rischio di auto bloccate nel parcheggio..
Telefonata "Mamma per colpa tua arriverò a casa alle tre perchè qui non passano nemmeno i pulmann"
Già! Invece io con la mia auto sarei volata. E' vero che quest'anno ho montato le gomme da neve ma forse, per come si è messa la stagione, sarebbe stata più opportuna la slitta trainata dai cani. Anzi, dato il periodo, dalle renne volanti così il traficco sarebbe stato completamente evitato.

Lezione di inglese passata maledicendo le previsioni del tempo (probabilità di deboli nevicate fino alle ore 12)

All'uscita primo problema da risolvere: liberare l'auto dalla neve.
Per fortuna la temperatura era così bassa che è stato facile spostarla dai finestrini verticali.
Più problematico il parabrezza. Infatti la prima neve del mattino a contatto con l'abitacolo caldo si era sciolta ma poi l'acqua ricongelando aveva formato uno straterello di mezzo centimetro di ghiaccio piuttosto difficile da rimuovere.
A casa, non si sa bene dove, ho il raschietto apposito.
A casa.
Ho dovuto accontentarmi della custodia di cartone di un cd aiutata dal getto di aria calda indirizzato verso il vetro dell'auto accesa

Finalmente liberato il vetro sono partita, con l'auto mezza piena di neve (aprendo la portiera ne è precipitata all'interno un po', entrandoci tutta quella che avevo addosso e sulle scarpe ha riempito il resto dell'abitacolo)
Non ricordavo strade così poco praticabili
Auto quasi a passo d'uomo
A dire il vero le gomme hanno fatto egregiamente il loro dovere e non sono mai sbandata nemmeno facendo manovra sulle lastre di ghiaccio
E' anche vero che al massimo il cambio automatico è arrivato in terza, cioè ho giudato con estrema prudenza

Superato anche l'ostacolo della discesa dallo scivolo che immette nel garage senza schiantarmi contro il muro a fine corsa

E' iniziato un inverno feroce

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