venerdì 30 settembre 2011

Musiche


Non partecipare ad un concerto da mesi e mesi e poi seguirne due in una sola settimana

Il primo, tenuto dalla New Pop Orchestra nel cortile degli Ospedali Riuniti in conclusione dell'Open Day di cui ho già raccontato
La New Pop Orchestra, fondata e diretta da Alfredo Conti, è composta da oltre 30 membri tra cui studenti, lavoratori e allievi del conservatorio (di cui due mie studentesse).
Il repertorio, dopo l'Inno di Mameli, ha presentato celebri colonne sonore cinematografiche (alcune non proprio celeberrime al punto di chiedermi come potesse la mia vicina di posto seguire tutte le melodie suonate col suo accompagnamento), pezzi di musical, 'Hey Jude' dei Beatles...
Pensieri sparsi:
Sentire musiche note eseguite da un'orchestra a cui mancava solo l'arpa dà ad esse una sonorità, un respiro, una maestosità  che difficilmente in altra occasione si potrebbero cogliere
Sentire musiche in un giardino col sottofondo dell'acqua della fontana, in una luce che si ovatta sempre di più con l'avanzare della sera crea un'atmosfera difficilmente riproducibile in un teatro
Sentire musiche all'interno di un ospedale pensando ai malati, alcuni dei quali col loro sostegno porta-flebo al seguito affacciati ai balconi, e, almeno per quelli meno gravi, pensare che anche a loro possa esser gradito mi ha riportato al mio solito Castorp, la cui vicenda prima o poi terminerò di leggere
Giudizio complessivo: due ore ben impiegate

Completamente diverso il secondo
Presso il Santuario di Nostra Signora di Cividino (che non avevo mai sentito nominare, sito alla fine di una ripidissima discesa dalla quale mi avrebbe fatto transitare il navigatore con il rischio di uno schianto finale se il Comune non avesse provveduto a impedirne l'accesso con apposito cartello) il Coro "La Rocchetta"  ha presentato una fiorita di canti della polifonia classica in onore della Vergine. 
Fondato nel 1954 da Renzo Pagani, il maestro che ancora lo dirige ha al suo attivo centinaia di concerti
Tra i canti eseguiti pezzi di Frisina, Palestrina, Bruckner, Haydn, Luzzaschi, Mozart
Pensieri sparsi:
Sarà stata l'ora più tarda, sarà stato l'ambiente più ovattato ma nella fase iniziale non mi fossi trovata in una chiesa probabilmente avrei ceduto al sonno. 
Decisamente più coinvolgenti i brani eseguiti con tre quattro ordini di voci
Il pezzo che ho apprezzato di più è stato l'"Alleluia" di Handel (in chiusura perchè non troppo a tema) nonostante che nel rispetto della tradizione abbia dovuto alzarmi in piediche, secondo la tradizione, si ascolta in piedi. 
Ciò perchè si narra che quando re Giorgio II d'Inghilterra udì per la prima volta il coro dell'Alleluia del grandioso oratorio, giudicò che il valore della composizione fosse tale da meritare ch'egli si levasse in piedi e rimasse in quella posizione, in segno di rispetto, per il resto della durata dell'intero brano. Ancora oggi, dunque, vige l'uso che il pubblico dei concerti si levi in piedi quando il coro viene eseguito.
Giudizio complessivo: anche fosse solo  per quest'ultimo pezzo la serata è stata ben impiegata

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