giovedì 11 agosto 2011




9 Agosto: in spiaggia come ad ottobre
Un vento freddo inquieta il mare
Tutti i toni del grigio nelle nuvole, verdastro l'orizzonte, ocra l'acqua vicino alla spiaggia
Quanto saremmo più precisi con un misuratore di lunghezza d'onda al posto degli occhi
Una linea bianca ininterrotta sullo sfondo: lì deve esserci un cambio di pendenza nel fondale
Anche vicino a riva, dove l'onda si capovolge, il bianco
Le linee non sono parallele alla spiaggia, formano un angolo di 45-50 gradi
La piattaforma-trampolino messa per il divertimento dei bagnanti a 100 metri, o forse meno, dalla riva ondeggia in modo vistoso seguendo il moto dell'acqua
Richiama le animazioni che mostro alle classi quando descrivo le onde sismiche e i loro effetti.
Avessi la telecamera potrei riprenderla e utilizzare il filmato
Il rumore del mare copre tutti gli altri o forse è solo l'azione del mio sistema reticolare
Le onde alte solo un metro provocano un tale fracasso che penso a quale sarà mai il suono che accompagna uno tsumani.
Che farei di fronte ad un muro d'acqua nell'imminenza di essere investita?
La probabilità di sopravvivere trattenendo il respiro trascinata per centinaia di metri?
Un battello sta transitando lontano, incurante del mare mosso
Ripenso agli esami di stato, alla condizione dell'uomo descritta tante volte con la metafora della nave.
Non mi sento una nave.
Piuttosto il molo di legno che si protende sull'acqua.
Sbattuto, sormontato dalle onde violente che gli si frangono sopra, spazzandone la superficie.
Passano e resiste piantato sui piloni ben affondati nella sabbia
Forse cederà di schianto dopo che il sale, l'acqua, le secrezioni dei molluschi l'avranno completamente minato ma nel frattempo se ne sta ben fermo, incurante di qualsiasi tempesta gli si scagli addosso
Là dove le nuvole diventano più rarefatte lance di luce sembrano collegare la terra al cielo.
Un solo gabbiano si lascia trasportare dal vento
Il vento mi spinge sulla scia della luce e mi porta in alto

10 Agosto: le scale si sono frantumate e gli innumerevoli cocci brillano su un mare di un azzurro accecante
Le stelle cadenti della notte di San Lorenzo che si spengono nell'acqua con un ultimo sfavillio

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