giovedì 31 dicembre 2009

Anno nuovo


Venditore. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?
Passeggere. Almanacchi per l’anno nuovo?
Venditore. Si signore.
Passeggere. Credete che sarà felice quest’anno nuovo?
Venditore. Oh illustrissimo si, certo.
Passeggere. Come quest’anno passato?
Venditore. Più più assai.
Passeggere. Come quello di là?
Venditore. Più più, illustrissimo.
Passeggere. Ma come qual altro? Non vi piacerebb’egli che l’anno nuovo fosse come qualcuno di questi anni ultimi?
Venditore. Signor no, non mi piacerebbe.
Passeggere. Quanti anni nuovi sono passati da che voi vendete almanacchi?
Venditore. Saranno vent’anni, illustrissimo.
Passeggere. A quale di cotesti vent’anni vorreste che somigliasse l’anno venturo?
Venditore. Io? non saprei.
Passeggere. Non vi ricordate di nessun anno in particolare, che vi paresse felice?
Venditore. No in verità, illustrissimo.
Passeggere. E pure la vita è una cosa bella. Non è vero?
Venditore. Cotesto si sa.
Passeggere. Non tornereste voi a vivere cotesti vent’anni, e anche tutto il tempo passato, cominciando da che nasceste?
Venditore. Eh, caro signore, piacesse a Dio che si potesse.
Passeggere. Ma se aveste a rifare la vita che avete fatta né più né meno, con tutti i piaceri e i dispiaceri che avete passati?
Venditore. Cotesto non vorrei.
Passeggere. Oh che altra vita vorreste rifare? la vita ch’ho fatta io, o quella del principe, o di chi altro? O non credete che io, e che il principe, e che chiunque altro, risponderebbe come voi per l’appunto; e che avendo a rifare la stessa vita che avesse fatta, nessuno vorrebbe tornare indietro?
Venditore. Lo credo cotesto.
Passeggere. Né anche voi tornereste indietro con questo patto, non potendo in altro modo?
Venditore. Signor no davvero, non tornerei.
Passeggere. Oh che vita vorreste voi dunque?
Venditore. Vorrei una vita così, come Dio me la mandasse, senz’altri patti.
Passeggere. Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell’anno nuovo?
Venditore. Appunto.
Passeggere. Così vorrei ancor io se avessi a rivivere, e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest’anno, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno è d’opinione che sia stato più o di più peso il male che gli e toccato, che il bene; se a patto di riavere la vita di prima, con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch’è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll’anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
Venditore. Speriamo.
Passeggere. Dunque mostratemi l’almanacco più bello che avete.
Venditore. Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.
Passeggere. Ecco trenta soldi.
Venditore. Grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi.

Da Giacomo Leopardi, Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere

Auguri

martedì 29 dicembre 2009

Età


Se salendo in autobus subito qualcuno vi offre il posto a sedere, pensate "quanto è gentile"

Se durante la messa natalizia una signora si stringe all'inverosimile per farvi posto mentre voi, pacifica, ve ne stavate seduta sul gradino dell'altare, comincia a venirvi qualche dubbio

Se infine appoggiate i pantaloni da portare in lavanderia sul tetto dell'auto, partite col vostro solito stile di guida e poco prima di arrivare a destinazione vi ricordate dei pantaloni che ovviamente avete fatto volare per strada, allora a quel punto dubbi non ne avete più



P.s.: nonostante abbia ripercorso tutto il tragitto, dei pantaloni nemmeno l'ombra

Windows 7

Buche gravitazionali

venerdì 25 dicembre 2009

S. Natale

Sereno Natale

a tutti



martedì 22 dicembre 2009

Neve


Sempre più abbondante, sempre più sepolti.

Aspetto positivo: non essere obbligati ad uscire di casa

Aspetti negativi: talmente tanti che non so da che parte iniziare.
Cena saltata, verifiche di recupero saltate, spettacolo di fine anno saltato, nervosismo acuto nei confronti di chi anzichè pulire lo scivolo del garage parte per salire sul Misma, nervosismo sempre più acuto per chi rientrando allaga ovunque e riempie la lavanderia di vestiti, doposci, guanti e altro non ben identificato, si infila in bagno e lo devasta

Ore nove: apro la finestra che dà sul giardino
Stimo l'altezza della neve ad occhio: saranno almeno cinquanta centimetri.
Due o tre passeri zampettano e appena faccio rumore si allontanano.
Una macchia nera resta invece nella neve: sbatte le ali ma non riesce ad alzarsi
Aspetto due o tre minuti
Non si alza proprio.
Ma così rischia di morire congelato.
Ancora un minuto di titubanza ma poi decido
Scendo a procurarmi degli stivali e mi immergo nella neve
A fatica intuisco i gradini per salire correndo anche il rischio di finire a terra
Mi avvicino sprofondando ma non si sta più muovendo
Lo raccolgo e non è ancora rigido ma non si muove
Lo porto in casa e comincio a strofinare quel piccolo corpo che pare sussulti un poco
Gli alito il fiato caldo addosso, provo a sentire se il cuore batte, lo avvolgo piano nella lana
Gli occhietti neri sembrano fissarti ma gli artigli non si distendono
Il cuore non batte, non c'è più nessun movimento
Dalla zampa sembra uscire del sangue, sarà stata la neve a lacerare quella pelle delicata
Aspetto un poco: nulla
Lo lascio al caldo e dopo un po' torno a controllare: nulla
E' proprio morto.


Sicuramente sarebbe morto lo stesso ma dal profondo del cuore odio la neve che mi circonda

domenica 20 dicembre 2009

Viaggio

Non tutto quello che appare su facebook è da buttare: questo filmato non l'avrei mai visto.

sabato 19 dicembre 2009

Rosa di Natale























Così è arrivata: fredda e ostile.



E l'ultima rosa appassirà disidratata, stretta nella morsa del gelo.



Aveva sfidato la norma, ne paghi il fio.



Dalle dita avanza la cristallizzazione cellulare: guardo l'ocra diventare grigio.

venerdì 18 dicembre 2009

Teatro













Altre volte ho scritto come mi piaccia andare a teatro.
Per questo quando la collega di lettere mi ha chiesto di accompagnare la classe quarta ad assistere alla "Mandragola" ho accettato con entusiasmo e quando mia figlia per il suo compleanno ha chiesto di poter assistere con me a "Giorni felici", pure.
Così dopo tanto digiuno, due nella stessa settimana.

Martedì al Teatro Donizetti "Giorni felici" di Samuel Beckett.
Pubblico diviso tra entusiasti e persone che lasciano la sala dopo il primo atto.
Tentativo di cogliere un senso per quelle chiacchiere inutili
Commento a caldo: mah...
Commento a freddo: che tristezza
Giovedì al Cineteatro Colognola "La mandragola" di Niccolò Macchiavelli
Pubblico di studenti obbligati a restare
Tentativo di cogliere il significato di tutte quelle parole disuete e di cogliere quanto di comico mai ci debba essere
Commento a caldo e a freddo: che tristezza

La rappresentazione dell'assurda condizione dell'uomo nel primo caso e la rappresentazione della sua malvagità nel secondo.

Scenari che sembrano senza speranza.
Ma non è solo così
Esiste anche la rappresentazione di ciò che di bello e di buono l'uomo sa fare, esiste dentro di noi lo slancio all'ideale.
Basta assecondarlo

mercoledì 16 dicembre 2009

Draculina


Stanca di Freud, di crisi di primo novecento, della condizione della donna, di tutti i temi triti e ritriti con i quali gli studenti cominciano il loro colloquio per l'esame di stato, ho suggerito ai miei di scegliere temi originali.
Ed ecco la richiesta che mi arriva per posta:
"Profeeeeeeeeee... Le posso chiedere una cosa per la tesina?! Spero proprio di si, perchè non so più dove sbattere la testa.... Non riesco a trovare da nessuna parte il nome e il funzionamento di una proteina/enzima (non mi ricordo proprio più quale delle due sia...) presente nello stomaco dei pipistrelli gli permette di estrarre il ferro dal sangue ingerito in modo che non ne vada troppo nel loro (di sangue, intendo). Non è che lei ha qualche idea di dove potrei cercare? =)".
Così comincio a scoprire che dalla loro saliva è estratta una proteina in grado di bloccare la coagulazione del sangue che con molta molta molta fantasia e un gusto un po' discutibile è stata battezzata "draculina", ma non è la proteina che sto cercando
Immergiamoci nella ricerca in inglese e comincio a trovare: Total body iron in the common vampire bat was 80 +/- 67 mg Fe/kg body wt (mean +/- SD). 2. Mean (+/- SD) iron absorption as measured by the double isotope method was 0.068 +/- 0.0032% Fe. A typical adult bat ingests 6.1 mg Fe/day (Morton & Wimsatt, 1980) of which approximately 4.2 microgram Fe is absorbed. 3. Body iron turnover (BIT) was estimated from the decrease in specific radioactivity of the blood over more than a year. The mean (+/- SD) of the half-life of iron turnover was 379 +/- 101 days and that of the estimate of BIT. 0.14 +/- 0.04% TBI/day. This is equivalent to a loss of approximately 4.6 microgram Fe/day. 4. The common vampire bat maintains iron balance by severely limiting the percentage of iron absorbed from its very high iron diet., ma non c'è il nome della proteina
Però trovo l'emolisina prodotta da batteri simbionti, Aeromonas Hydrophila, ospiti nella gola del pipistrello ematofago in grado di demolire l'emoglobina
Mi imbatto anche nei siderosomi contenuti nei macrofagi ma la descrizione è piuttosto generica
Altra ricerca, e altra ancora e sempre più forte la tentazione di inventarmi il nome della proteina e spacciarla per vera.

Potrei chiamarla : Ferrovampiroleghina

lunedì 14 dicembre 2009

sabato 12 dicembre 2009

Come una foglia di lillà

L'altra sera mi sono recata al Caffè Letterario per la presentazione di "Nugae, nugellae, lampi" su invito dell'autore, Claudio Sottocornola, collega di storia e filosofia.
Recita di poesie alternata a interpretazioni di canzoni di Dylan, De Andrè, Paoli, King, Battiato e altri.

Nella penombra del locale pareva di essere capitati in un'altra epoca

Non sono in grado di esprimere valutazioni di tipo tecnico e tanti l'hanno già fatto.

Riporto solo, come al solito, la mia impressione:
"lo rifarei"

E un omaggio anche a Claudio, scegliendo tra le sue tante poesie.

Come una foglia di lillà

Come una foglia di lillà
alla penombra dei bersò,
che vuoi tu dalla vita
se non questo fruscio,
questo alternarsi di freddo
e caldo, questo ritorno,
più maturo, di quiete?

E' passato un sole

E' passato un sole
ed io credevo la mia vita
cambiare in un mondo
luminoso, mi sentivo
di nuovo giovane
e buono, meritevole
di grazia, di speranza,
ma di nuovo è passato
e non si è fermato

Per me

Per me
solo amore
nell'aria
nella luce,
che non posso afferrare



venerdì 11 dicembre 2009

Educazione alla salute


Stamane ho seguito con la classe quarta la prima parte dell'intervento relativo ai disturbi mentali nell'ambito delle attività relative all'educazione alla salute.
I relatori, due giovani psicologi della fondazione "Pietro Varenna" dopo la presentazione dell'intervento, hanno distribuito un questionario ai ragazzi onde raccogliere informazioni sulle conoscenze pregresse e impostare quindi il lavoro per il prossimo incontro.
E' seguita poi la proiezione di alcuni spezzoni di film per mostrare la rappresentazione cinematografica di alcuni disturbi mentali.
Tra i titoli: "A Beautiful mind" "The aviator" "Mr jones" "Marnie" "Arancia meccanica" "Trainspotting" "Thirteen".
Infine in chiusura sono state fornite le risposte alle domande degli studenti, rimandando a febbraio la parte conclusiva

Considerazioni:
Intervento nel complesso buono, con un'impostazione sicuramente coinvolgente
Intervento utile per il corso "quando il meccanismo si inceppa" soprattutto per gli spezzoni dei film
Intervento discutibile per quanto riguarda l'analisi della malattia mentale e dell'approccio terapeutico (ma che il mio punto di vista, da biochimica, sia diverso da quello della psicologia lo sapevo già e che lo psichiatra ti curi con un farmaco non ritengo assolutamente sia negativo come sembravano sottolineare i relatori. Resta lo stesso positivo perchè così agli studenti vengono mostrati entrambi gli approcci)
Intervento molto discutibile per quanto riguarda il riferimento alle sostanze psicotrope perchè se affermo che l'uso o l'abuso delle droghe può, in alcuni casi, determinare gli effetti di una malattia mentale implicitamente trasmetto il messaggio che ne esiste un uso legittimo da contrapporre all'abuso (o forse questa interpretazione è solo la conseguenza di un'eccessiva pignoleria nell'utilizzo dei termini)

Acqua






Tra le mie attività c'è anche quella di correttrice delle bozze degli interventi di mio marito.
Non so bene a chi sarà rivolto ma essendo quello della gestione dell'acqua un tema che tratto anche a scuola (e ne sanno qualcosa i miei corsisti pomeridiani) ho deciso di non limitarmi all'esame formale ma di modificare anche i contenuti.
Dopotutto tanti anni fa, quando scrivevo su un giornaletto locale, tutti i miei articoli più sentiti erano sempre modificati dall'azione moderatrice del futuro consorte (che mi accusava di essere un'esaltata rivoluzionaria invitandomi a ringraziare il cielo dell'aver incontrato lui, giusto argine alla mia pazzia latente)
Se per una volta accettasse le mie di modifiche non sarebbe la fine del mondo
Riporto solo un pezzetto, tanto perchè sia chiaro il concetto di fondo.
L’acqua è un bene di tutti, non deve essere considerata una merce alla stregua di tante altre. Una merce che deve produrre un guadagno per la proprietà privata, anziché utili da reinvestire per salvaguardare le risorse idriche (acquedotti) e tutelare l’ambiente (fognature e depuratori).
Questo è quanto temiamo, con un aggravio all’utenza che dovrà coprire anche la voce del bilancio “utili per i soci privati”
Sappiamo tutti che la gestione pubblica non sempre è garanzia di efficienza, sappiamo si presti ad abusi poco cristallini e onesti, ma si deve lavorare per eliminare queste storture, non demandare all’ipotetica gestione del privato la panacea che risolva tutti i mali

martedì 8 dicembre 2009

domenica 6 dicembre 2009

Portoghese


Dopo due lezioni del corso pomeridiano di chimica a tavola ormai gli iscritti si sono rassegnati: quanto ci proponiamo di trattare un argomento ben difficilmente i tempi saranno rispettati e soprattutto verranno aperte parentesi infinite per i miei monologhi completamente fuori tema.

Ben quindici minuti dedicati al rispetto della legalità, alle norme che devono essere così radicate in noi da seguirle non per i controlli ma per il senso etico che ci deve guidare.
Se giudichiamo una norma inadeguata va corretta non infranta.

Così cito i portoghesi anche perchè sono stanca di sentire che è legittimo non pagare il biglietto dell'autobus perchè il servizio è scadente.

Se il servizio è scadente, si vada a piedi.

Immediata la domanda "Ma perchè portoghesi?"

Ed ecco la spiegazione:

Nonostante le apparenze, l'espressione - relativa a un fatto storico avvenuto a Roma nel XVIII secolo - non si riferisce in alcun modo a persone provenienti dal Portogallo: l'ambasciatore del Portogallo presso lo Stato Pontificio, Mello de Castro, invitò i portoghesi residenti a Roma ad assistere gratuitamente a uno spettacolo teatrale presso il Teatro Argentina; non vi era bisogno di invito formale, in quanto bastava dichiarare la propria nazionalità portoghese.

Molti romani, tuttavia, cercarono di approfittare dell'opportunità spacciandosi per portoghesi, da cui l'avvertimento non fare il portoghese per diffidare chicchessia ad astenersi dal mettere in atto trucchi o raggiri per poter usufruire di un servizio senza averne titolo.


giovedì 3 dicembre 2009

Bellezza


Riprendo un post di fabiomassimo perchè l'immagine è veramente bella.
Poi può sempre servire per il ripasso in vista della verifica di recupero
Questa splendida immagine della nebulosa del Granchio è il frutto dell’elaborazione incrociata di tre telescopi: il Chandra, un potente telescopio a raggi X, Hubble, il famoso telescopio spaziale e lo Spitzer Space Telescope che opera sugli infrarossi. Si tratta di strumentazioni orbitanti. La nebulosa del Granchio è osservabile nella costellazione del Toro e dista da noi 6.500 anni luce. In pratica è ciò che rimane dell’esplosione di una supernova osservata per la prima volta nel 1054 in Cina. Dal 2001 la nebulosa del Granchio è studiata per comprendere meglio le dinamiche legate alle stelle di neutroni.