domenica 9 agosto 2009

Dalla parrucchiera

Ci sono volte per le quali il taglio di capelli assume significati simbolici, ci sono volte invece a connotazione puramente funzionale.

In questi casi lo scopo è solo quello di dare una parvenza di ordine alla chioma.

Quindi propongo alla parrucchiera la semplice regolata del taglio, spiegando bene che non voglio accorciare troppo i capelli che già non sono particolarmente lunghi.

Ma o mi spiego malissimo o le parrucchierfe che incontro appena afferrano le forbici subiscono una profonda metamorfosi, diventano potatori frenetici, si trasformano in Edward mani di forbice.

Così comincia: sembra voler dare solo una spuntatina, solleva la ciocca e zac, il primo taglio netto, altra ciocca, altro taglio.

Parte dalla nuca e avanza verso l’alto.

Ho il collo bloccato e non riesco a controllare la lunghezza dei capelli che cascano.

Fatto il giro della testa, mi illudo che tutto sia finito.

Ma non siamo che all’inizio dell’opera.

Adesso pesca un rasoio a serramanico e ricomincia spostandosi rapida qua e là.

Non paga, cambia il tipo di rasoio. Il modello è più recente ma ricordo che quando l’ho utilizzato per la testa di mio figlio, credo avesse cinque-sei anni, si è aperta una voragine tale nei capelli da rendere necessaria la quasi totale rasatura (da allora non si è più fatto toccare la testa da me)

Ronzio di sottofondo e altri capelli che cadono.

Al ronzio del rasoio se ne aggiunge un altro: una zanzara tigre in avvicinamento.

La sento posarsi sulla guancia e con le mani immobilizzate sotto il telo di protezione non posso fare nulla.

Cambia posizione, saggiando diverse zone, forse per decidere dove le convenga effettuare il prelievo.

Mi passa davanti agli occhi e mi domando che significato evolutivo possano avere le strisce bianche e nere anche sulle zampe.

Svolazza sul telo pesante e non si appoggia, scende verso le gambe e appena mi muovo mi è intimato di star ferma onde evitare ferite accidentali.

Fatale la distrazione dovuta alla zanzara: nelle mani della parrucchiera sono ricomparse le forbici: solleva quel che resta dei capelli, parte con il taglio, si interrompe a metà.

Mi maledico perchè non ho il coraggio di dirle nulla.

Domanda :”Devo accorciare ancora la frangia?”

Risposta: “Va benissimo così”

Pensiero: “Se mi avesse raso subito a zero, avremmo fatto più in fretta e il risultato sarebbe stato lo stesso”

Bene. Afferra l’asciugacapelli e quindi spero abbia finito.

E invece no, perchè asciugando sbuca qualche irregolarità nel taglio e perfezionista come pare non può tralasciare il minimno dettaglio.

Appena mi toglie il telo di protezione sono già in piedi, nonostante abbia ancora tra le mani l’asciugacapelli per allontanare i capelli tagliati.

Ma non si sa mai, prima che ci ripensi e ricominci da capo.



E Johnny Deep di film recentemente ne ha interpretato un altro.

1 commento:

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=77ZWoKBxWWc

:)