sabato 5 giugno 2010

Pavone


Dopo la prima ora di lezione, stamane salgo verso città alta per raggiungere la seconda che col collega visita Santa Maria Maggiore.

In particolare una guida illustra le tarsie del Lotto.

Arrivo a circa metà intervento

Ogni disegno, ogni piccolo particolare è ricco di rimandi, di riferimenti

Ogni tappa della realizzazione è documentata: tempi, tipo e costo dei materiali.


Tra le tante informazioni scelgo di riportare quelle relative all'utilizzo del pavone per gli splendidi colori che la sua livrea presenta


Nel cristianesimo delle origini, il pavone assume le simbologie della vita eterna, intensamente avvertita e vissuta dalle prime generazioni cristiane. Due pavoni che si abbeverano al calice alludono alla rinascita spirituale, gli occhi del pavone erano considerati segno dell’onniscienza e la sua carne alimentosalutare per gli ammalati.

Questa dimensione simbolica del pavone, è da collegarsi alla leggenda narrata da Plinio nelle sue Historie naturalis (H.N. 22), secondo la quale l’uccello, ogni anno, all’approssimarsi dell’inverno, perde le penne della coda e le rimette a primavera, mentre Sant’Agostino (nel De Civitate Dei XXI, c.4,1; PL 41,712) parla della carne incorruttibile del pavone. Per questo divenne emblema della risurrezione di Cristo e dell’immortalità.


L’inserimento del pavone nelle Natività rinascimentali può riferirsi all’antica credenza popolare secondo la quale, il sangue del pavone scaccerebbe i demoni, ma più facilmente comparve proprio con riferimento alla risurrezione di Cristo e alla sua vittoria sulla morte.





Nessun commento: