Durante la sorveglianza, piuttosto inutile per la prova di italiano, il tempo non passa mai.
Leggo i programmi e preparo mentalmente le domande per la terza prova.
Scorro le mappe concettuali e mi soffermo sull'unica tesina consegnata già completa.
Albert Einstein: qualche dubbio su quanto scritto per l'evoluzione stellare, ben più interessante il racconto di Buzzati che vi è riassunto (invito a leggerlo)
Il titolo più strano: Power supply unit.
Come si possa passare dall'alimentatore di un computer all'arte pesante e leggera con disinvoltura lo verificherò all'orale.
Ultimo diversivo a disposizione: la traccia dei temi ministeriali.
Di proposito nessun commento.
Solo mi attira Cardarelli.
E quindi a casa un rapido volo nella sua produzione.
Gabbiani Leggo i programmi e preparo mentalmente le domande per la terza prova.
Scorro le mappe concettuali e mi soffermo sull'unica tesina consegnata già completa.
Albert Einstein: qualche dubbio su quanto scritto per l'evoluzione stellare, ben più interessante il racconto di Buzzati che vi è riassunto (invito a leggerlo)
Il titolo più strano: Power supply unit.
Come si possa passare dall'alimentatore di un computer all'arte pesante e leggera con disinvoltura lo verificherò all'orale.
Ultimo diversivo a disposizione: la traccia dei temi ministeriali.
Di proposito nessun commento.
Solo mi attira Cardarelli.
E quindi a casa un rapido volo nella sua produzione.
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
- Passato
- I ricordi, queste ombre troppo lunghe
- del nostro breve corpo,
- questo strascico di morte
- che noi lasciamo vivendo
- i lugubri e durevoli ricordi,
- eccoli già apparire:
- melanconici e muti
- fantasmi agitati da un vento funebre.
- E tu non sei più che un ricordo.
- Sei trapassata nella mia memoria.
- Ora sì, posso dire che
- che m'appartieni
- e qualche cosa fra di noi è accaduto
- irrevocabilmente.
- Tutto finì, così rapito!
- Precipitoso e lieve
- il tempo ci raggiunse.
- Di fuggevoli istanti ordì una storia
- ben chiusa e triste.
- Dovevamo saperlo che l'amore
- brucia la vita e fa volare il tempo.
- Così a Venezia le stagioni delirano
- Pei suoi campi di marmo e i suoi canali
- non son che luci smarrite,
- luci che sognano la buona terra
- odorosa e fruttifera.
- Solo il naufragio invernale conviene
- a questa città che non vive,
- che non fiorisce,
- se non quale una nave in fondo al mare.
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