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mercoledì 16 maggio 2012

Frammenti di giallo



Tutto inizia circa un mese fa

Il collega di arte:
"E' stata sistemata l'Aula Magna, non vi dico nulla per non togliervi la sorpresa"

Chiaro che nei giorni successivi con una apposita deviazione ci passo davanti giusto per vedere

La trovo molto più bella di prima, le pareti tinteggiate di un brillantissimo giallo

Mi piacciono tutti i colori, il mio preferito è l'arancione ma anche il giallo sta bene alle pareti 

Rincontro il collega ed esprimo il mio parere positivo

Un po' perplesso glissa affermando che i gusti personali possano esser molto diversi(quindi a lui non piace) e aggiunge che l'incaricato alla pulizia si è già lamentato perchè il colore gli provoca mal di testa

Chissà perchè convinta che questi particolari possano interessare la famiglia ne parlo a cena

"Giallo? Ma sai che in Ospedale noi non possiamo tinteggiare le pareti della psichiatria con questo colore?" 

La faccenda si fa più interessante

Nel frattempo l'Aula Magna è inaugurata con il Collegio dei Docenti, a proposito del quale meglio sorvolare

Casualmente sono seduta vicino ad una collega dagli atteggiamenti a volte discutibili

Commenta il colore alle pareti in modo negativo, anzi aggiunge che la infastidisce proprio

Sempre più interessante

Poichè non ho troppo tempo per approfondire, incarico il Dottorando di Trieste, come praticamente succede sempre

Con meno entusiasmo rispetto al penultimo incarico relativo alle temperature negative nella scala Kelvin recupera vaghe notizie di aggressività scatenata dal giallo e avanza l'ipotesi che in psichiatria la consuetudine ad evitare questo colore possa avere questa giustificazione.

Non trova nessuna normativa a riguardo

Recupera il racconto La tappezzeria gialla (The Yellow Wallpaper) di Charlotte Perkins Gilman nel quale si descrive come una signora sia diventata pazza chiusa in una stanza, guarda caso con le pareti gialle

Penso a van Gogh.



Leggo che se il giallo provoca un senso di rifiuto o di repulsione, potrebbe indicare una sensazione di vuoto, che si siano perse le speranze, che ci si senta isolati, irritati, scoraggiati e sfiduciati verso gli altri e i loro intenti; rappresenta quindi un tentativo di protezione contro ulteriori perdite o delusioni.

E infine scopro che nell'antica Grecia i pazzi erano obbligati a vestirsi di giallo


Ritengo che il tempo dedicato a questo approfondimento sia sufficiente

Potrà capitare che qualcuno leggendo si entusiasmi e mi fornisca ulteriori informazioni


Ci sia o non ci sia correlazione tra giallo e pazzia concludo che l' Aula Magna così dipinta è talmente migliore di prima che per quanto mi sforzi non riesco a ricordare come fosse

mercoledì 7 marzo 2012

Il catalogo


Serata del martedì dedicata al teatro.
Questa settimana è in scena " Il catalogo" di J.C. Carrière con Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari.

La volta scorsa, pur riconoscendo la bravura di Albertazzi e delle ballerine che animavano le scene, la ricostruzione della figura di Picasso e di alcuni momenti della sua vita non ha fatto che confermare quanto già avevo in mente dell'artista.
Probabilmente frutto di ignoranza artistica e pregiudizio, però i suoi quadri non mi sono mai piaciuti e nemmeno lui.

Completamente diversa la rappresentazione di ieri.
Leggo quanto riportato sul foglietto che viene distribuito
Leggo quanto riportato nelle diverse recensioni 
Mah!
Non riesco a dare quella interpretazione

Il catalogo, che poi è la raccolta delle annotazioni relative alle conquiste passeggere di un Don Giovanni smemorato, è di una meschinità estrema. 
Ma è meschilo lui, il protagonista, urtante anche solo vederlo camminare per casa, vederlo recuperare fiori dalla spazzatura, sentirlo parlare seminando imprecazioni , cogliere come per lui gli altri, tutti gli altri siano solo un contorno da mandare a quel paese appena di intralcio. 
Una visione della vita squallida
Che dire poi della pazza furiosa che gli si piazza in casa, invadente e destabilizzante, della quale solo a fatica e non sempre si capisce se dica la verità o menta. 
Sciatta e vuota, pigra allo spasimo, apparentemente fragile ma assoluta vincitrice: la casa, vuota, resterà a lei. Lei resterà perfettamente lucida nel suo obiettivo egoista, sarà l'altro a rompere i suoi canoni esistenziali, ad uscirne completamente distrutto.

Stavolta il pubblico non si alza e scappava via. 
Però gli applausi non sono particolarmente calorosi
Magari deve riprendersi dallo shock. Rido da sola alla mia battuta

Mi dico: "No, forse qualcuno si sentirà specchiato in quell'angoscia sottolineata dal ritmo dettato da scene di venti minuti ciascuna, ma la realtà non è questa"

Il mondo è molto più sereno, gli ideali non sono morti

venerdì 23 settembre 2011

Neutrini birichini

Fine prima ora di lezione.
Un alunno si avvicina alla cattedra e chiede : "Stamani ho sentito in radio che i neutrini vanno più veloci della luce. E' vero?"
Andando a scuola la radio non l'accendo perchè le notizie mi innervosiscono e quindi non ne so nulla.
Rispondo :"Mi informerò (e penso al mio fisico-teorico) e poi ti farò sapere"
Fine lezioni.
Il "fisico-teorico (sarebbe meglio chiamarlo il traditore della fisica passato a dottorato di matematica)" è in cortile che mi aspetta.
Chiedo :"puoi accompagnarmi al supermercato e spingere così il carrello?"
Risposta: "Assolutamente no. e' successa una cosa grave e devo controllare a casa subito"
Per un attimo temo l'insondabile
"Dati sperimentali confermerebbero che i neutrini si muovono più velocemente della luce. Finchè lo diceva un quasi sconosciuto di Bergamo  si poteva lasciar perdere, ma i dati stavolta vengono dal Cern"
"Sì, infatti mi hanno già chiesto. Ma in pratica cosa cambia per la vita normale?"
"Nulla per la vita normale. A livello teorico sono ammesse velocità superiori a quelle della luce ma non è descritta la possibilità che interferiscano con la nostra realtà. Più complicata invece la questione delle particelle elementari. Tutto da rifare. Si prospettano anni e anni di lavoro. Senza contare che ho impiegato tre anni per imparare cose sbagliate"
"Morta una teoria (che sarebbe sempre meglio chiamare ipotesi) se ne fa un'altra. E' successo tante volte nella storia della scienza. Anzi visto che i dati vengono dal Cern (malignità o battuttaccia infame) poichè dovevano giustificare tutti i soldi spesi a cercare il bosone di Higgs, non trovandolo mai hanno pensato bene di inventarsi una nuova fisica nella quale non è previsto"
"Certo, come nel racconto di Elio e le Storie Tese il fisico e i moscerini..."
Il resto del viaggio con la trama del racconto, tremendo per altro
"Aspettiamo la pubblicazione dei dati, le verifiche e controverifiche"



Risultato: al supermercato sono dovuta andarci da sola

Appello rivolto ai neutrini: già nel flusso proveniente dal sole ci stavate giocando un brutto tiro e per fortuna l'oscillazione nei tre "sapori"  ha salvato il ciclo protone-protone. Adesso vi mettete a correre più del dovuto...ma siete proprio birichini

domenica 18 settembre 2011

Open day


Ieri ed oggi agli Ospedali Riuniti di Bergamo l'apertura al pubblico per far conoscere il patrimonio legato al vecchio Ospedale
Cerco sul sito ufficiale dell'azienda riferimenti, ne trovo di parziali e imprecisi
Fortunatamente altrove sono più accurati

Leggere non può sostituire la visita
In un pomeriggio vanno fatte scelte.
Decido di seguire l'itinerario scienza e l'itinerario chimica-natura


Solo alcune osservazioni tra le tante cose che si potrebbero raccontare
Il reparto di Radiologia dal punto di vista architettonico è un gioiello e veramente vien da chiedersi perchè la Sovraintendenza non ne abbia bloccato le eventuali modifiche progettuali.
Chissà se i visitatori-pazienti si saranno mai chiesti perchè gli altorilievi raffiguranti S Giorgio che trafigge il drago e Prometeo a cui l'aquila sta divorando il fegato siano stati realizzati per questo reparto

Tantissimi i richiami ad una stazione termale e per questo riferimento la guida non ci è di aiuto

Nel filmato che ci mostrano nel reparto di pneumologia le fotografie di inizio secolo. I letti-sdraio allineati sul terrazzo con le loro coperte a strisce servono perfettamente per visualizzare le pagine e pagine della Montagna Incantata che ancora non ho finito di leggere (ma sono a buon punto) e ad altro post rimando le considerazioni sulla cura della tubercolosi e sui tubercolotici famosi che ci vengono ricordati

Meno nuovi gli strumenti della farmacia storica (anzi molti li ho anch'io dispersi nel caos della casa di Valbonaga e altri mi riportano al laboratorio del Sarpi che per tanti anni ho frequentato)
Qualcosa da imparare c'è anche lì comunque e sicuramente gli erbari conservati dall'Ospedale non sono nemmeno paragonabili a quello ammuffito e mezzo distrutto che tanti anni fa ho ricatalogato, fotografato e cercato in qualche modo di salvare sempre al Liceo Sarpi

Perchè mobilitare tante persone, per lo più volontari della protezione civile, del gruppo guide turistiche della città di Bergamo e personale dell'Ospedale?

Il nostro Ospedale non sarà efficiente come la nuova struttura, non avrà un'architettura avveniristica ma dispiacerebbe molto venisse quasi completamente distrutto solo per far posto ad abitazioni di lusso in una delle zone più belle della città

Forse solo la sensibilità di tutti i cittadini come San Giorgio con la sua lancia riuscirà a fermare il drago della speculazione edilizia


venerdì 15 luglio 2011

Liberi












Come promesso sono arrivati
Poco più della metà
Felici per la fine di un corso
Pieni di fiducia e di speranza per il domani
Sollevati dal non dover più temere le mie domande
Cinque anni insieme, per molti anche sei dissolti in un soffio
La sensazione di poter volare lontano leggeri e liberi
Ricominceranno le giornate buie ma quest'estate è tutta per loro
Come le pale di un mulino li ho raccolti e arrivati in alto hanno vinto la gravità e gocce colorate si disperdono nell'aria
Come le pale di un mulino ripercorro sempre lo stesso ciclo
ma ogni volta i miei ragazzi sanno regalarmi qualcosa



Con affetto, la vostra prof di scienze

lunedì 13 giugno 2011

Rischio biologico





L'automobile supera uno dopo l'altro i cavalcavia della superstrada

Uno dopo l'altro si lascia alle spalle le lenzuola decorate ed esposte in occasione del recente referendum

Il messaggio è chiaro a tutti.
Il simbolo è noto e richiama immediatamente scenari di distruzione

Arrivo al cancello di entrata di un impianto di depurazione

Altro simbolo, stessi colori


Il simbolo è noto a pochi, al massimo incuriosisce
Avverte che esiste un rischio biologico
E' agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie

Come il primo cartello sottintende una serie di adempimenti: valutazione rischi, informazione e formazione, misure di prevenzione e protezione, misure igieniche, sorveglianza sanitaria, registro, misure di emergenza

Qualcosa che riguarda solo gli addetti ai lavori? Uno spauracchio lontano lontano?

Quanto è avvertito nella popolazione il rischio biologico?

La fiammata di un'infezione da Escherichia coli che verrà presto dimenticata o la miccia della tecnica del Dna ricombinante della quale si esaltano solo gli aspetti positivi nello spirito della libera ricerca?


martedì 12 aprile 2011

Da Gagarin alle stelle

La_conquista_dello_Spazio

Viaggio nel sistema solare.

Sabato 9 aprile 2011, ore 11 è stata inaugurata la mostra dedicata a Gagarin presso le sale del Museo Caffi

Cinquanta anni fa, il 12 aprile 1961, Yuri Gagarin a bordo della navicella Vostok fu il primo uomo a varcare la soglia dello spazio, a sollevarsi da Terra, a salire oltre il cielo, fino al vuoto cosmico.

Per l'umanità fu un evento epocale, si apriva la cosiddetta "Era Spaziale". Il volo di Gagarin durò soltanto 89 minuti, il cosmonauta sovietico percorse un'orbita attorno alla Terra e poi tornò sul nostro pianeta: a settemila metri di altezza venne proiettato al di fuori della navicella grazie alla poltroncina eiettabile e atterrò appeso a un paracadute. Le imprese spaziali sovietiche furono in buona parte dovute al genio di Sergej Pavlovich Korolev, "costruttore capo" che morì l'11 gennaio 1966. La sua morte decise le sorti della "gara spaziale" verso la Luna a favore degli americani che giunsero sul nostro satellite il 20 luglio 1969. In questa mostra ricordiamo il viaggio di Gagarin come avvio di un periodo di esplorazione dello spazio che ha portato, soprattutto mediante sonde automatiche, a scoprire i mondi del Sistema Solare e non soltanto.


Per contrasto dalle Metamorfosi di Ovidio:

E subito dedica il suo ingegno a un campo ancora inesplorato, sovvertendo la natura. Dispone delle penne in fila, partendo dalle più piccole via via seguite dalle più grandi, in modo che sembrano sorte su un pendio: così per gradi si allarga una rustica zampogna fatta di canne diseguali. Poi al centro le fissa con fili di lino, alla base con cera, e dopo averle saldate insieme, le curva leggermente per imitare ali vere. Icaro, il suo figliolo, gli stava accanto e, non sapendo di scherzare col proprio destino, raggiante in volto, acchiappava le piume che un soffio di vento sollevava, o ammorbidiva col pollice la cera color dell'oro, e così trastullandosi disturbava il lavoro prodigioso del padre. Quando all'opera fu data l'ultima mano, l'artefice provò lui stesso a librarsi con due di queste ali e battendole rimase sospeso in aria. Le diede allora anche al figlio, dicendogli: "Vola a mezza altezza, mi raccomando, in modo che abbassandoti troppo l'umidità non appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il sole. Vola tra l'una e l'altro e, ti avverto, non distrarti a guardare Boòte o Èlice e neppure la spada sguainata di Orìone: vienimi dietro, ti farò da guida". E mentre l'istruiva al volo, alle braccia gli applicava quelle ali mai viste. Ma tra lavoro e ammonimenti, al vecchio genitore si bagnarono le guance, tremarono le mani. Baciò il figlio (e furono gli ultimi baci), poi con un battito d'ali si levò in volo e, tremando per chi lo seguiva, come un uccello che per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccoli, l'esorta a imitarlo, l'addestra a quell'arte rischiosa, spiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlio. E chi li scorge, un pescatore che dondola la sua canna, un pastore o un contadino, appoggiato l'uno al suo bastone e l'altro all'aratro, resta sbalordito ritenendoli dèi in grado di solcare il cielo. E già s'erano lasciati a sinistra le isole di Samo, sacra a Giunone, Delo e Paro, e a destra avevano Lebinto e Calimne, ricca di miele, quando il ragazzo cominciò a gustare l'azzardo del volo, si staccò dalla sua guida e, affascinato dal cielo, si diresse verso l'alto. La vicinanza cocente del sole ammorbidì la cera odorosa, che saldava le penne, e infine la sciolse: lui agitò le braccia spoglie, ma privo d'ali com'era, non fece più presa sull'aria e, mentre a gran voce invocava il padre, la sua bocca fu inghiottita dalle acque azzurre, che da lui presero il nome. Ormai non più tale, il padre sconvolto: "Icaro!" gridava, "Icaro, dove sei?" gridava, "dove sei finito? Icaro, Icaro!" gridava, quando scorse le penne sui flutti, e allora maledisse l'arte sua; poi ricompose il corpo in un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto.


lunedì 21 marzo 2011

Disperso



Capita a volte di vedere in giardino animali "strani"
Orbettini, bisce, ricci e anche una tartaruga venuta da chissà dove e sparita così come era arrivata.

Incontrarci però un fagiano anche piuttosto in carne era difficile da prevedere
Eppure se ne stava lì, gironzolando alla ricerca di qualche lombrico sul terriccio umido

Disturbato dalla mia presenza con una certa noncuranza si è infilato tra le sbarre del cancello zompettando sul porfido



Ancor più disturbato dai vicini ha spiccato il volo, sorvolato il provinciale ed è atterrato pesantemente sulla rete di recinzione del campo sportivo piegandola vistosamente col suo peso
La sua pace è durata pochissimo.
Sotto curiosi passanti ad osservarlo con un ardito che passo dopo passo ha cercato di avvicinarlo camminando a due-tre metri dal suolo schiacciato contro la rete





Sempre più infastidito con un altro volo è ritornato davanti al mio giardino, probabilmente si è nascosto sotto un'auto in attesa di tempi migliori per tornarsene a casa


Nel frattempo il gatto di casa anzichè presidiare il suo territorio se ne stava beato a dormire.
Buon per lui.
Si è evitato lo choc di Silvestro quando inseguendo un topolino si trova davanti il cucciolo di un canguro



sabato 19 marzo 2011

Ancora

Stasera non ho voglia di esaminare la faccenda con analisi approfondite

Non ho voglia di sollevare polemiche sugli atteggiamenti pregressi

Solo tanta tanta tristezza


giovedì 25 novembre 2010

Dedicato agli alunni


Nessuno puo' rivelarvi nulla
se non cio' che già si trova

in stato di dormiveglia
nell'albeggiare della nostra conoscenza.


L'insegnante che avanza
nell'ombra del tempio,
fra i suoi discepoli,
non trasmette la sua sapienza,

ma piuttosto la sua fede
e la sua amorevolezza.

Se è veramente saggio,

non vi introdurrà
nella casa della sua sapienza,
ma vi accompagnerà

alla soglia

della vostra mente.
Kahlil Gibran"Il profeta"

martedì 16 novembre 2010

Festine Lente


Antefatto:
Quindici mesi fa partecipo alla presentazione del primo romanzo scritto da un ex compagno di liceo, amico di mio marito
Lettura che mi viene caldamente consigliata da un'amica
I buoni propositi arenati dopo la lettura delle prime due pagine sul comodino in buona compagnia
Libro che dopo un anno parte con destinazione Jesolo stipato in un borsone traboccante di giornali e riviste arretrate, con altri tre-quattro da leggere assolutamente
Ritorno al comodino di casa esattamente come è partito
Ripartenza per la Polonia: nelle vuote serate nordiche si troverà pure il tempo per leggere
In effetti ne viene letto più della metà e essendo ormai diventata una questione di onore finalmente lo finisco

Trama, recensioni, considerazioni varie sono state scritte già da persone più competenti di me.
Perchè allora questo post?

Settimana scorsa in fila alla cassa di un hard discount.
E' vicino a scuola e comodissimo da raggiungere
E' frequentato dall'umanità più svariata
Dietro di me una signora nera con una bimba per mano
Sbuca da dietro, superando tutti, un individuo di mezza età, capelli lunghi, lineamenti spigolosi (solo questo ricordo)
Si rivolge alla signora "Se è tuo marito quello fuori, io vorrei ucciderlo"
Non ho ancora nemmeno realizzato quello che la voce sibilante ha pronunciato che è già uscito
La signora è impassibile, gli occhi come vuoti
Vorrei chiederle scusa per quanto le è stato detto
Non riesco a incrociare il suo sguardo

Quanto la realtà sa essere peggio della finzione letteraria.
Ma è finzione letteraria?


martedì 9 novembre 2010

Arrivo


L'ho visto dalla finestra della cucina
Appoggiato sull'inutile irrigatore abbandonato in giardino.
Gonfiava un po' il petto aranciato.

Anche quest'anno sono arrivati dal nord
Eppure l'aria era ancor tiepida

Di sole ventiquattro ore ha preceduto il vento polare
Gelido e violento ha schiacciato al suolo i miei colori autunnali

giovedì 21 ottobre 2010

Percorsi


Bisogna essere sommamente grati alla tecnologia che ci evita il fastidio di pensare.
Come farebbero i miei alunni senza la calcolatrice?
Alla lavagna una somma del tipo 24 + 37 li mette già in crisi profonda, se dovessero fare una semplice divisione passerebbe l'ora intera
Si potrà dire "per una capacità persa, mille nuove acquisite"

Come farebbero tanti autisti incapaci come sono io di orientarmi tra mille cartelli stradali senza la voce più o meno piacevole che ti suggerisce "svolta a destra e continua per cento metri, poi alla rotonda prendi la seconda uscita?"
E se per caso c'è un divieto di accesso spuntato nella notte come un fungo basta gironzolare un poco a casaccio che il percorso viene in breve tempo ricalcolato
Anche saper leggere uno stradario diventerà superfluo


Speriamo che una quota di capacità critica ci rimanga.

Qualcuno potrebbe spiegarmi la mappa riportata sotto?


Confesso che da sola non ci sarei mai arrivata ad ipotizzare un salto in Corsica per raggiungere Ventimiglia

venerdì 4 giugno 2010

Russia


Programma estivo: viaggio in Russia

Preparazione adeguata: lezione relativa agli avvenimenti dal 1917 ad oggi

Relatore: prof Vittori, collega di storia e filosofia momentaneamente in aspettativa perchè impegnato in una ricerca sul panorama culturale a Bergamo nel periodo '400-'600

In poco meno di due ore è riuscito a delineare il quadro storico della regione sovietica di tutto un secolo, con riferimenti alla situazione attuale cercando di mettere in luce sia le ombre che i pregi dei tanti personaggi citati. A volte triste nel ricordare il prezzo pagato dai contadini o i molti italiani, esuli in Unione Sovietica per sfuggire al regime di destra non sono più tornati dalle carceri russe o dai gulag, perchè non perfettamente allineati al regime o impietoso nel mettere in luce le responsabilità di Stalin, di Togliatti, di Khruscev, di Breznev, di Gorbacev, di Putin

Chi volesse valutare lo spessore del relatore ha un'ampia scelta tra le sue pubblicazioni

In questo post, come al solito, le mie considerazioni

1° Tutte le volte che assisto a lezioni tenute da colleghi invidio i miei alunni perchè hanno l'opportunità giorno per giorno di ricevere regali così preziosi e così poco valutati
2° Tutte le volte che seguo gli argomenti più disparati mi rendo conto che il compito immane di approfondire non riuscirò mai a svolgerlo e rimane inevasa "la voglia di sapere"
3° Tutte le volte, pur seguendo attenta, si apre un palcoscenico parallelo e vi sfilano le immagini evocate dalle parole. Così ripescando probabilmente spezzoni di film e spezzoni di libri si alternano sulla scena le masse contadine, le divise bianche e rosse, monumenti che spariscono in una nottata, sicari alla ricerca di dissidenti, stermini di popolazioni, enormi gasdotti a solcare lande desolate, sogni che si dissolvono nello squallore umano
4° Tutte le volte riesco a trovare anche qualcosa di divertente: ripenso ai film di Don Camillo e Peppone, al loro viaggio in Russia, ai compagni che si sostituiscono nei quadri appesi, alla paura di non poter più ritornare in Italia

E un pensiero mi sfiora: "ma è il caso di andarci quet'estate?"
Non mi è successo proprio nulla in Palestina-Israele, mi succederà qualcosa in Russia?
Ma sicuramente no.
Rimuoviamo il pensiero

giovedì 13 maggio 2010

Freddo


Questo maggio sta passando accompagnato dai caloriferi accesi

Ciò indispone

Se poi trovo il seguente articolo pubblicato l'anno scorso

E la mia gioia sale alle stelle

giovedì 6 maggio 2010

Calcolatrice


Ore 7.30 Si dovrebbe partire per andare a scuola ma oggi c'è un trasportato
Il trasportato è in forte agitazione: non trova la calcolatrice
La trasportante sbotta e ha anche fretta
Quante volte avrà ripetuto che si deve predisporre tutto il necessario la sera prima?
Il trasportato ha un esame di statistica e la sua calcolatrice è stata prelevata dalla cartella da non si sa chi
In tutta la casa non si trova una calcolatrice adeguata (la mia fa sola + - x e :)
La tensione cresce
La trasportante decide che lei parte perchè è già tardi
Il trasportato suo malgrado se vuole arrivare in tempo rinuncia alla ricerca
Ma oggi esistono i cellulari!!
Il trasportato comincia ad inviare messaggi a tutti i suoi contatti alla ricerca di una calcolatrice in prestito
E c'è qualcuno che alle 7.45 risponde anche
Tra le risposte ottenute una lo tranquillizza: appena arriviamo al Mascheroni troverà un contatto con la calcolatrice pronta da passargli
Arriva anche la risposta di una sorella "prova a guardare nella mia camera"
Solo che noi nel frattempo siamo arrivati a Bergamo e per trovare qualcosa in quella camera sarebbero necessarie almeno due ore

Speriamo almeno che tutta l'adrenalina messa in circolo possa esser servita a superare l'esame

giovedì 29 aprile 2010

Copertina



Però la copertina è bella

Bravi ai miei ragazzi

Dopo tutto hanno me come coordinatrice di classe (giusto per prendermi meriti non miei)

venerdì 16 aprile 2010

Semine



Cercando nella borsa qualche confetto tra quelli predati in sala professori (è nata la bimba del preside) mi accorgo con disappunto che tutti i semi di fiore che la collega polacca aveva portato a Bergamo per l'attività di interscambio sono usciti dal loro contenitore e vagano sparpagliati tra astuccio per penne e matite, caramelle, lettore Mp3 con relative cuffie, portamonete, chiavi, guanti di lana, portadocumenti, fazzoletti di carta, telecomando per il proiettore in classe, tre chiavette USB in attesa di riordino dei contenuti, buoni sconto, scontrini delle ultime sei spese, scheda raccolta punti, internet key, invito alla serata per i dieci anni di gastroenterologia agli Ospedali Riuniti, volantino pubblicitario dei concerti del collega, calcolatrice, libretto degli assegni, portafogli, penne in numero non precisato, dischetti con i numeri per la scelta degli interrogati, astuccio metallico per i gessi di scorta, biglietto verde per l'ATB, carta Sim della Tim, pezza per pulire gli occhiali, una gomma.
Questo nel vano centrale perchè ho preso una borsa con tante tasche chiuse da cerniera così c'è un po' più di ordine.

Devo decidermi a recuperare quei semi perchè la stagione sta avanzando.

Infatti sono arrivati anche i fiori del melo e i tulipani viola.

Guardo la mia aiola più grande e in effetti non è molto diversa dalla situazione della borsa












mercoledì 31 marzo 2010

Mattino


Tempo fa, molto fa, era giunto l'avviso dalla casa produttrice : "la sua auto potrebbe incorrere nel blocco a metà cosa del pedale dell'acceleratore.
E' urgente si rivolga al centro assistenza per l'opportuno controllo"
Ma urgente è un termine relativo
Non si è mai bloccato
Oggi finalmente lascio l'auto alla manutenzione
Mentre aspetto cammino per Curno
Aria gelata su un paese ancora bagnato dal temporale di ieri sera
Aria gelata che trattiene nelle case gli abitanti; un po' di vita solo attorno alle bancarelle del mercato
Aria gelata che accarezza il cimitero vuoto
Due autisti si salutano: ognuno sale sul suo autobus e in direzione opposta si allontanano
Mentre attraverso i binari guardo verso est quell'acciaio brillare umido
Per un istante sento come una spinta a camminare lungo la ferrovia, senza meta, verso un treno che prima o poi passerà
Ma oggi non voglio incontrare quel treno
Penso ai guanti nella borsa, alle mie mani assiderate e a quanto sono pigra
I guanti restano nella borsa

lunedì 29 marzo 2010

Anno nuovo


Riprendiamo le redini abbandonate

Stamani incontro col dirigente
Resoconto di un collegio non proprio esaltante (ma fatico molto a ricordarne qualcuno diverso)
Messa a fuoco degli impegni fino a giugno (detesto pasticciare l'agenda e medito di prenderne una nuova ma siamo solo a fine marzo)
Boom di iscritti alle prossime classi prime ma rimandiamo a quando si presenteranno i problemi della capienza dell'istituto (per una volta, anche se in maniera inspiegabile, il liceo concorrente è surclassato e pare che il commento dell'altro dirigente sia stato "è perchè noi siamo più severi e voi promuovete tutti")

Proposito per le vacanze: METTERE ORDINE
Arriverà il sette aprile e più o meno tutto sarà rimasto uguale