sabato 1 maggio 2010

Mughetto


Oggi ho ricevuto un mughetto come augurio.

La tradizione di regalare mughetti il primo maggio è molto antica
Il primo maggio del 1561, Carlo IX introdusse la tradizione d' offrire un rametto di mughetto come amuleto di porta fortuna.
All' inzio del ventesimo secolo, in Francia e in particolare, nell'Ile de France, era consueto andare nei boschi per prendere un mughetto che poteva essere venduto nelle strade senza dover pagare tasse. Era un costume pagano di celebrare l'arrivo della primavera ed era consueto offrire tre rami di mughetto agli amati e a dei colleghi di lavoro come un segno d' amicizia.


Il mughetto simbolizza il ritorno della felicita'.

E' un messaggio d'amore perche' fiorisce all'inizio della primavera e l'atto di cercarlo nelle foreste ombreggiate e' un'opportunita' per le prime passeggiate dell'anno nelle foreste.

I Romani lo dedicarono a Mercurio, pensando che il suo inebriante profumo potesse avere il potere di rinforzare il cervello e acuire la memoria.
Nelle valli bresciane si racconta che, in un giorno di allegria, le fate del bosco uscirono dalle loro case segrete per dare vita a una bellissima festa fra gli alberi.
Cantarono e danzarono, spensierate e felici; celebrarono riti e godettero di una giornata piena di luce e di profumi.
Ma le fate, prese dal vortice delle danze e dalla frenesia dei canti, avevano abbandonato sull'erba le loro tazze usate per bere a un ruscello.
Le ritrovarono il giorno dopo, all'alba, moltiplicate di numero e nascoste sotto il fogliame. Il loro nume protettore aveva pensato bene di celarle a sguardi indiscreti.
Poiché il prato risultava tutto chiazzato di piccoli calici bianchi, la tradizione popolare fece derivare da quel particolare il nome di "tazzine delle fate", dato ai mughetti.
Belle ma attenzione:
Questa pianta è velenosa in tutte le sue parti, escluso il rizoma. Ingerirne una piccola quantità non provoca danni gravi, ma basta aumentare la quantità per intossicarsi, con sintomi che vanno dalla nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, vertigini, spasmi muscolari, depressione cardiaca, aritmie, fino all’infarto.
Può provocare anche irritazioni per contatto.

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