martedì 30 marzo 2010

Ancora Merini



Corpo, ludibrio grigio con le tue scarlatte voglie,
fino a quando mi imprigionerai? 
anima circonflessa, circonfusa e incapace, anima circoncisa, 
che fai distesa nel corpo?  

Le più belle poesie si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono davanti a un altare vuoto, 
accerchiati da argenti della divina follia. 
Così, pazzo criminale qual sei tu detti versi all’umanità, 
i versi della riscossa e le bibliche profezie e sei fratello a Giona. 
Ma nella Terra Promessa dove germinano i pomi d’oro
e l’albero della conoscenza Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto. 
Ma tu sì, maledici ora per ora il tuo canto perché sei sceso nel limbo, 
dove aspiri l’assenzio di una sopravvivenza negata.


Non avessi sperato in te  
e nel fatto che non sei un poeta  
di solo amore  tu
 che continui a dirmi  
che verrai domani  
e non capisci che per me  
il domani e' gia' passato.  
Alda Merini 

3 commenti:

Daniela ha detto...

"Le più belle poesie si scrivono davanti a un altare vuoto"
Versi che rimangono nel cuore.
Un caro saluto

Anna Maria Rossi ha detto...

tanti cari auguri daniela

Anna Maria Rossi ha detto...
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