Anche di aurore boreali si è parlato
Tra le testimonianze del passato:
Plinio il Vecchio nel 77 d.C. nelle Historiae naturalis (Liber II, 27) dice:
« … fit et sanguinea species et, quo nihil terribilius mortalium timori est, incendium ad terras cadens inde, sicut Olympiadis CVII anno tertio, cum rex Philippus Graeciam quteret. atque ego haec statis temporibus naturae vi, ut cetera, arbitror existere, non, ut plerique, variis de causis, quas ingeniorum acumen excogitat, quippe ingentium malorum fuere praenuntia; sed ea accidisse non quia haec facta sunt arbitror, verum haec ideo facta quia incasura erant illa, raritate autem occultam eorum esse rationem ideoque non, sicut exortus supra dictos defectusque et multa alia, nosci... »
Se si vuol ripercorrere la storia scientifica:
Tra le testimonianze del passato:
Plinio il Vecchio nel 77 d.C. nelle Historiae naturalis (Liber II, 27) dice:
« … fit et sanguinea species et, quo nihil terribilius mortalium timori est, incendium ad terras cadens inde, sicut Olympiadis CVII anno tertio, cum rex Philippus Graeciam quteret. atque ego haec statis temporibus naturae vi, ut cetera, arbitror existere, non, ut plerique, variis de causis, quas ingeniorum acumen excogitat, quippe ingentium malorum fuere praenuntia; sed ea accidisse non quia haec facta sunt arbitror, verum haec ideo facta quia incasura erant illa, raritate autem occultam eorum esse rationem ideoque non, sicut exortus supra dictos defectusque et multa alia, nosci... »
Se si vuol ripercorrere la storia scientifica:
Anno | Scienziato | Scoperta |
1620 | Galileo Galilei, Pierre Gassendi | Coniarono il termine Aurora Boreale |
1620 | René Descartes | Propose che la luce del sole viene diffusa dai cristalli di ghiaccio nelle nuvole |
1733 | Jean Jacques D’Ortous de Miran | Pubblicò il primo testo sull’ aurora, suggerì una correlazione tra le macchie solari e la formazione di aurore |
1741 | Anders Celsius Olof Hiorter | Notò una coincidenza tra il verificarsi di tempeste magnetiche e la formazione di aurore |
1792 | John Dalton | Propose l’esistenza di particelle magnetiche luminose |
1815 | Alessandro Volta | Propose l’esistenza di fluidi elettrici condensanti |
1817 | Jaen Biot | Provò che le aurore non riflettono la luce solare ma emettono luce propria |
1822 | Franklin | Osservò una maggiore frequenza delle aurore nei poli |
1860 | Elias Loomis | Disegnò una mappa con le zone in cui si verificavano aurore |
1872 | Donati | Ipotizzò che l’aurora fosse prodotta da particelle elettrizzate emesse dal Sole |
1878 | Henri Benquerel | Propose che le aurore fossero causate dall’idrogeno proveniente dal Sole |
1881 | E. Goldstein | Ipotizzò che il Sole emettesse nello spazio raggi elettrici simili a raggi catodici a partire dai quali si producessero le aurore |
1894 | Adam Paulsen | Scoprì che i raggi catodici che producono le aurore si originano nell’alta atmosfera |
1896 | Kristian Birkeland | Suppose che i raggi catodici provenissero dal Sole |
1897 | J. J. Thomson | Scoprì che i raggi catodici sono composti da elettroni |
1900 | Svante Arrhenius | Ipotizzò che il Sole lanciasse particelle elettrizzate negativamente, le quali, respinte per la pressione della luce, raggiungevano l’atmosfera terrestre dove venivano catturate dal campo magnetico terrestre |
1901 | Birkeland | Eseguì degli esperimenti con un magnete sferico bombardato da raggi catodici, ottenendo strisce luminose intorno ai poli della sfera, come gli anelli delle aurore |
1903 | Birkeland | Propose l’esistenza di una corrente associata alle aurore |
1928 | Hulbert | Attribuì la causa del fenomeno aurorale alla ionizzazione prodotta nell’alta atmosfera terrestre dalla radiazione ultravioletta solare |
1930 | Carl Stømer | Classificò le forme delle aurore |
1963 | Yasha Feldstein | Disegnò le mappe degli ovali aurorali |
Breve il cenno alle leggende che le accompagnano
Così le ho cercate da sola
Tanto tempo fa, una volpe dalla rossa pelliccia correva sopra creste rocciose in un posto lontano del nord.
A forza di correre si era stancata, perchè gli enormi cumuli di neve la facevano affondare.
La volpe dovette far riposare la sua coda perché era troppo debole per tenerla in alto.
In seguito, poiché la volpe stava correndo sulle croste rocciose, la sua coda colpí la neve, formando cosí, migliaglia di piccoli bagliori che fluttuarono nel cielo notturno e che portarono ad un uno spettacolo di forme e colori.
I vichinghi pensavano che i suoi colori derivassero dalla luce che si rifletteva sugli scudi delle Walchirie.
I vichinghi pensavano che i suoi colori derivassero dalla luce che si rifletteva sugli scudi delle Walchirie.
Esse erano le messaggere del dio Odino che arrivavano dal Walhalla in sella ai loro cavalli per designare coloro che sarebbero stati uccisi in battaglia.
Le striature luminescenti erano le loro lance, le scintille intermittenti i riflessi dei loro scudi e i loro archi i Bfröst (arcobaleno), il mitico ponte attraverso il quale le anime dei defunti passavano nell'aldilà.
I bagliori che si osservavano in cielo segnalavano che le messaggere erano al lavoro, indice di una battaglia in atto da qualche parte.
Secondo la mitologia finlandese erano un fiume di fuoco (Rutja) che delimita i regni della vita e della morte.
Quella che mi piace di più:
Le striature luminescenti erano le loro lance, le scintille intermittenti i riflessi dei loro scudi e i loro archi i Bfröst (arcobaleno), il mitico ponte attraverso il quale le anime dei defunti passavano nell'aldilà.
I bagliori che si osservavano in cielo segnalavano che le messaggere erano al lavoro, indice di una battaglia in atto da qualche parte.
Secondo la mitologia finlandese erano un fiume di fuoco (Rutja) che delimita i regni della vita e della morte.
Quella che mi piace di più:
Secondo i danesi erano dovute ad un gran numero di cigni che volando verso nord venivano intrappolati nel ghiaccio polare e ogni volta che sbattevano le loro ali, nel tentativo di liberarsi, generavano riflessioni.
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