Uomo del Mio Tempo
Sei ancora quello della pietra e della fionda; uomo del mio tempo.
Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte,
-t'ho visto- dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura.
T'ho visto: eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo.
Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri,
come uccisero gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno quando il fratello disse all'altro fratello: “Andiamo ai campi!”.
E quell'eco fredda, tenace è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue salite dalla terra,
dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte,
-t'ho visto- dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura.
T'ho visto: eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo.
Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri,
come uccisero gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno quando il fratello disse all'altro fratello: “Andiamo ai campi!”.
E quell'eco fredda, tenace è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue salite dalla terra,
dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Salvatore Quasimodo
Avevo Due PaureLa prima era quella di uccidere
La seconda era quella di morire
Avevo diciassette anni
Poi venne la notte del silenzio
In quel buio si scambiarono le vite
Incollati alle barricate alcuni di noi morivano d’attesa
Incollati alle barricate alcuni di noi vivevano d’attesa
Poi spuntò l’alba
Ed era il 25 Aprile
La seconda era quella di morire
Avevo diciassette anni
Poi venne la notte del silenzio
In quel buio si scambiarono le vite
Incollati alle barricate alcuni di noi morivano d’attesa
Incollati alle barricate alcuni di noi vivevano d’attesa
Poi spuntò l’alba
Ed era il 25 Aprile
Giuseppe Colzani
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