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Da Giacomo Leopardi, Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere
Da Giacomo Leopardi, Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere
Nonostante le apparenze, l'espressione - relativa a un fatto storico avvenuto a Roma nel XVIII secolo - non si riferisce in alcun modo a persone provenienti dal Portogallo: l'ambasciatore del Portogallo presso lo Stato Pontificio, Mello de Castro, invitò i portoghesi residenti a Roma ad assistere gratuitamente a uno spettacolo teatrale presso il Teatro Argentina; non vi era bisogno di invito formale, in quanto bastava dichiarare la propria nazionalità portoghese.
Molti romani, tuttavia, cercarono di approfittare dell'opportunità spacciandosi per portoghesi, da cui l'avvertimento non fare il portoghese per diffidare chicchessia ad astenersi dal mettere in atto trucchi o raggiri per poter usufruire di un servizio senza averne titolo.
Ma faim, Anne, Anne,
Fuis sur ton âne.
Si j'ai du goût, ce n'est guères
Que pour la terre et les pierres.
Dinn ! dinn ! dinn ! dinn ! je pais l'air,
Le roc, les Terres, le fer.
Tournez, les faims ! paissez, faims,
Le pré des sons !
Puis l'humble et vibrant venin
Des liserons ;
Les cailloux qu'un pauvre brise,
Les vieilles pierres d'églises,
Les galets, fils des déluges,
Pains couchés aux vallées grises !
Mes faims, c'est les bouts d'air noir ;
L'azur sonneur ;
- C'est l'estomac qui me tire,
C'est le malheur.
Sur terre ont paru les feuilles :
Je vais aux chairs de fruit blettes.
Au sein du sillon je cueille
La doucette et la violette.
Ma faim, Anne, Anne !
Fuis sur ton âne.