![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiupMw21TR41ESn7Wmo4HwXMMT3J3RiG6eckv40yqE0aCOmrZJPrZZeXSm9yDW0_e-h-xYSAH_Gw-HhVF1MVtbmMABFRkRFsTBMRd3wXDbohtQHRCDv9QatzxemGqpHN50Wnc9YpUSoItw4/s400/giglio.jpg)
Rotte da tetro raggio le tenèbre
Cingeano il genitor che si giacea
Agonizzando sul letto funèbre
E i moribondi sguardi al ciel volgea.
E in me che dal sudor freddo tergea
Sua smorta fronte affisso le palpèbre,
E aprì le labbra, e addio dir mi volea....
Ma un Ahi sol trasse dall'ime latebre.
Poi mie querele udendo lacrimose
Deh basti! disse, e alla mal ferma palma
Appoggiò il capo, tacque, e si nascose.
E anch'io pur tacqui.... ma spirata l'alma
Cessò il silenzio, e alle strida pietose
La notturna gemea terribil calma.
U Foscolo
Nessun commento:
Posta un commento