Avevamo le strade tracciate.
A volte le abbiamo seguite, a volte abbiamo aperto nuovi sentieri, per gioco o per sfida, ma sicuri che avremmo sempre trovato, volendo, l'antico cammino.
Noi adesso che strade indichiamo?
Li guardo: uno zoo variopinto di fragilità.
Tra l'erba alta non c'è nessun sentiero visibile e a mani nude cercano un varco.
Inciampano e contusi gemono, rimuovono e si inebriano di rumore e di cose, ripartono e cascano di nuovo.
Mancano loro le strade che sono state distrutte.
Riusciranno a creare nuovi sentieri?
Ci riusciranno, nonostante noi
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