o di essere lasciato solo.
Temperami con incarichi rischiosi, onorami con il dolore, e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell'amore, e dell'amore, questa è la mia preghiera, la certezza che appartiene alla vita nella morte, alla vittoria nella sconfitta, alla potenza nascosta nella più fragile bellezza, a quella dignità nel dolore, che accetta l'offesa, ma disdegna di ripagarla con l'offesa.
Dammi la forza di amare
sempre
e ad ogni costo.
Se mai, per caso,
rivolgi a me il pensiero,
immagina che io scriva un canto quando la sera
piovosa diffonde ombra sul fiume, trascinando lenta
la sua luce offuscata,
quando lo spazio del
giorno è troppo breve per
il lavoro e l’ozio.
Sarai sola e seduta nella terrazza a oriente,
io canterò dalla stanza
semibuia. L’umido
profumo delle foglie
entrerà dalle finestre
avvicinandosi il
crepuscolo, mentre il vento urlerà la sua ira nel
boschetto dei cocchi.
Quando nella stanza sarà portata la lampada accesa io andrò via.
Tu forse allora ascolterai
la notte, e, anche se io
tacerò, sentirai
la mia canzone.
Dove son già fatte le strade, io smarrisco il cammino.
Nell'oceano immenso, nel cielo azzurro non è traccia di sentiero.
La viottola è nascosta dalle ali degli uccelli, dal fulgor delle stelle, dai fiori delle alterne stagioni.
E io domando al cuore, se il suo sangue porti seco la conoscenza dell'invisibile via.
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