ATTRAVERSO LE RAPIDE
Attraverso le rapide della tristezza,
sfiorando
il nudo specchio delle piaghe inferte:
là si fanno fluitare i quaranta
tronchi di vita scorticati.
Unica tu, nuoti
controcorrente, tu
li conti, li tocchi
tutti.
DORMI DUNQUE
Dormi dunque e il mio occhio
rimarrà aperto
la pioggia colmò la brocca
noi la vuotammo
la notte germinerà un cuore
il cuore un breve stelo
ma per mietere è troppo tardi
falciatrice.
Vento notturno
così candidi sono i tuoi capelli
candido ciò che mi resta
candido ciò che perdo
ella conta le ore
e io conto gli anni
noi bevemmo pioggia
pioggia, bevemmo.
Dormi dunque e il mio occhio
rimarrà aperto
la pioggia colmò la brocca
noi la vuotammo
la notte germinerà un cuore
il cuore un breve stelo
ma per mietere è troppo tardi
falciatrice.
Vento notturno
così candidi sono i tuoi capelli
candido ciò che mi resta
candido ciò che perdo
ella conta le ore
e io conto gli anni
noi bevemmo pioggia
pioggia, bevemmo.
CON ALTERNA CHIAVEdel sangue che ti sprizza
Con alterna chiave
tu schiudi la casa dove
la neve volteggia delle cose taciute.
A seconda
da occhio, bocca ed orecchio
varia la tua chiave.
Varia la tua chiave, varia la parola
cui è concesso volteggiare coi fiocchi.
A seconda del vento che via ti spinge
s'aggruma attorno alla parola la neve.
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