Ho fatto il giro dell'intero lago di Como
E' splendido il paesaggio dei nostri laghi
Breve sosta a Menaggio
Mi imbatto nel monumento alla tessitrice
Cerco notizie:
Il monumento alla tessitrice edificato sul lungo lago, alla fine del 1989, è stato donato al Comune di Menaggio dalla signora Mariola Mantero Frontini.
Il concetto al quale il progetto è inspirato è il seguente :
“Si immagina il ritrovamento di una grande stele monoblocco sulla quale il tempo o meglio l’erosione degli agenti atmosferici ha lentamente inciso, in negativo a basso rilievo quasi “stiacciato” un’impronta in cavità, la memoria del lavoro della tessitrice che si è svolto sui bordi del lago di Como e nelle valli attigue dal più alto medioevo o forse in epoche precedenti”.
La stele è stata realizzata in marmo grigio chiaro di Carrara detto “biancone”.
Le dimensioni: la stele ha un’altezza di metri 9,60 x un ingombro massimo di metri 1,30 x 1,40 alla base che si rastrema a metri 1,00 x 1,00 al sommo.
Dalla stele nella sua immagine corrosa, si diparte, come rovesciato da un colpo di vento un drappo realizzato in bronzo d’arte, fuso a cera persa, rifinito e patinato, che reca l’impronta ricavata dalla stele dove si legge in positivo, e quindi si decifra chiaramente l’immagine della tessitrice al lavoro su un telaio verticale del tipo usato nei secoli passati e ancora in parte in uso per i tessuti a mano ai nostri giorni.
Il drappo ha un’altezza di 5 o 6 metri e discende con movenze naturali, che, gonfiandosi verso il basso ad altezza d’uomo, dà la parvenza della donna intenta al lavoro vista attraverso i fili ed i “licci”verticali del telaio stesso.
Beppe Mantero volle
Mariola Mantero edificò
Francesco Somaini scolpì
(Geom. THOMAS TURATI)
E' splendido il paesaggio dei nostri laghi
Breve sosta a Menaggio
Mi imbatto nel monumento alla tessitrice
Cerco notizie:
Il monumento alla tessitrice edificato sul lungo lago, alla fine del 1989, è stato donato al Comune di Menaggio dalla signora Mariola Mantero Frontini.
Il concetto al quale il progetto è inspirato è il seguente :
“Si immagina il ritrovamento di una grande stele monoblocco sulla quale il tempo o meglio l’erosione degli agenti atmosferici ha lentamente inciso, in negativo a basso rilievo quasi “stiacciato” un’impronta in cavità, la memoria del lavoro della tessitrice che si è svolto sui bordi del lago di Como e nelle valli attigue dal più alto medioevo o forse in epoche precedenti”.
La stele è stata realizzata in marmo grigio chiaro di Carrara detto “biancone”.
Le dimensioni: la stele ha un’altezza di metri 9,60 x un ingombro massimo di metri 1,30 x 1,40 alla base che si rastrema a metri 1,00 x 1,00 al sommo.
Dalla stele nella sua immagine corrosa, si diparte, come rovesciato da un colpo di vento un drappo realizzato in bronzo d’arte, fuso a cera persa, rifinito e patinato, che reca l’impronta ricavata dalla stele dove si legge in positivo, e quindi si decifra chiaramente l’immagine della tessitrice al lavoro su un telaio verticale del tipo usato nei secoli passati e ancora in parte in uso per i tessuti a mano ai nostri giorni.
Il drappo ha un’altezza di 5 o 6 metri e discende con movenze naturali, che, gonfiandosi verso il basso ad altezza d’uomo, dà la parvenza della donna intenta al lavoro vista attraverso i fili ed i “licci”verticali del telaio stesso.
Beppe Mantero volle
Mariola Mantero edificò
Francesco Somaini scolpì
(Geom. THOMAS TURATI)
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