Ripasso la poesia di Ungaretti
DUE NOTE
Inanella erbe un rivolo,
Un lago torvo il cielo glauco offende.
APOCALISSI
1.
1.
Da una finestra trapelando, luce
Il fastigio dell'albero segnala
Privo di foglie.
2.
Se unico subitaneo l'urlo squarcia
L'alba, riapparso il nostro specchio solito,
Sarà perchè del vivere trascorse
Un'altra notte all'uomo
Che d'ignorarlo supplica
Mentre l'addenta di saperlo l'ansia?
3.
Di continuo ti muovono pensieri,
Palpito, cui, struggendoli, dai moto.
4.
La verità, per crescita di buio
Più a volare vicino s'alza l'uomo,
Si va facendo la frattura fonda.
a scelta:
Se d'improvviso l'urlo squarcia unico
FINE DI CRONO
L'ora impaurita
In grembo al firmamento
Erra strana.
Una fuligine
Lilla colora i monti,
Fu l'ultimo grido a smarrirsi.
Penelopi innumeri, astri
Vi riabbraccia il Signore!
(Ah, cecità! Frana delle notti...)
E riporge l'Olimpo,
Fiore eterno di sonno.
AGONIA
Morire come le allodole assetate
sul miraggio
O come la quaglia passato il mare
nei primi cespugli
perchè di volare non ha più voglia
Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato
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