La pedalata lenta sulla pista ciclabile di una strada ancora chiusa al traffico,
Realizzata tra un labirinto di altre strade
Interrotta ad un incrocio che prosegue diritto tra ville simil patronali appena costruite
Lasciata un po’ allo stato brado fino a stamane
Probabilmente c’era il timore che la vegetazione si riprendesse i suoi spazi
Così, di buon mattino, almeno tre operai hanno cominciato a pulire lo spartitraffico per far riemergere i cespugli ornamentali
Anche tutte le erbacce del ciglio rese rigide e taglienti dalla siccità sono state ridotte a moncherini
Pedalo lenta sul far della sera
Appare
Enorme e nera
Attorcigliata su se stessa quasi stesse riposando
Vittima della frenesia di pulizia
Non è una posa naturale
O meglio, sarebbe naturale fosse viva
Penso l’abbiano sistemata così gli operai per un discutibile senso dell’umorismo
Mi avvicino
Il ciclo si sta chiudendo; formiche e vespe la stanno divorando
Sporge un ossicino ma senza guanti preferisco non toccarla
Il corpo massiccio la rendeva potente
La sua potenza è divorata
Troppo scontato pensare ai potenti del mondo
Il corpo massiccio la rendeva potente
La sua potenza è divorata
Troppo scontato pensare ai potenti del mondo