giovedì 29 dicembre 2011

Correzioni

Piano piano i fogli con le ultime verifiche del trimestre scorrono tra le dita.

Un lavoro che avrebbe potuto esser sbrigato in tempi molto più rapidi

Lo sguardo vaga oltre i vetri della finestra

La mente vaga ancor di più

Osservo gli occhi a spillo del pettirosso che saltella da un ramo di rosa all'altro

Il colore rosso-aranciato delle sue piume, il colore rosso dei segni tracciati sui fogli
Inedia che assale



mercoledì 28 dicembre 2011

martedì 27 dicembre 2011

lunedì 26 dicembre 2011

Letture

Si legge in mezz'ora


Per molto tempo tu non avevi avuto per distrazione che la dolcezza dei tramonti. 
Ho appreso questo nuovo particolare il quarto giorno, al mattino, quando mi hai detto:
"Mi piacciono tanto i tramonti. Andiamo a vedere un tramonto…"
"Ma bisogna spettare…"
"Aspettare che?"
"Che il sole tramonti…"
 
 
 

Da prima hai avuto un'aria molto sorpresa, e poi hai riso di te stesso e mi hai detto:
"Mi credo sempre a casa mia!"
Infatti. Quando agli Stati Uniti e mezzogiorno tutto il mondo sa che il sole tramonta sulla Francia. Basterebbe poter andare in Francia in un minuto per assistere al tramonto. Sfortunatamente la Francia e troppo lontana. Ma sul tuo piccolo pianeta ti bastava spostare la tua sedia di qualche passo. E guardavi il crepuscolo tutte le volte che lo volevi… "Un giorno ho visto il sole tramontare quarantatré volte!"
E piu tardi hai aggiunto:
"Sai.. quando si e molto tristi si amano i tramonti…"
"Il giorno delle quarantatré volte eri tanto triste?" Ma il piccolo principe non rispose.

domenica 25 dicembre 2011

Santo Natale

 E' Natale... 

E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano;
ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare un altro;
ogni volta che volgi la schiena ai principi
che cacciano gli oppressi ai margini del loro isolamento;
ogni volta che speri con i "prigionieri"
"gli oppressi dal peso della povertà fisica, morale e spirituale";
ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza!
E'Natale ogni volta che permetti al Signore
di amare gli altri attraverso di te...

 Madre Teresa di Calcutta







Vieni di Notte,
 
Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni, Figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci,
noi siamo sempre più schiavi:
E dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti,:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni, tu che ci ami:
nessuno è in comunione col fratello
se prima non è con te, o Signore.
Noi siamo tutti lontani, smarriti,
nè sappiamo chi siamo, cosa vogliamo.
Vieni, Signore. Vieni sempre, Signore.

David Maria Turoldo


Auguri

mercoledì 21 dicembre 2011

Solstizio

Tra poche ore il solstizio d'inverno

Oggi ai ragazzi che dalle 13.30 alle 15.30 si sono fermati per fare esercizi in preparazione alla verifica di domani (motivati soprattutto dal disastro della precedente) ho rivolto l'invito di guardare il punto esatto di levata del sole.

Sarà il punto più a sud est raggiunto

L'altro giorno chiedevo loro la fase lunare. 
Nessuno aveva guardato il cielo
E' un peccato uscire il mattino, seppur assonnati, e non guardare il cielo
E' un peccato non guardarlo mai

lunedì 19 dicembre 2011

Coro Alpino

Musiche di Natale 2011

Il coro alpino "Le due valli" di Alzano Lombardo offre i suoi concerti ai fedeli delle diverse chiese del paese.

Atto di cortesia partecipare se invitati


Basilica di San Martino: osservo il soffitto, le pareti, gli altari e il maestoso pulpito.
Mi piacciono i neri e i verdi dei marmi e penso a come sia possibile realizzare gli incastri in modo così abile
Non stona nemmeno l'oro presente ma tutto il resto non mi piace: troppi putti, troppi stucchi, troppe greche e ghirigori: preferisco lo spoglio romanico o lo slanciato gotico a questo eccesso del barocco

Terminata la S Messa inizia l'esecuzione dei brani, quelli tipicamente natalizi alternati a filastrocche e ninne nanne


Il maestro Aurelio Monzio Compagnoni, infaticabile nella ricerca dei canti e nenie del passato, nella ricerca di persone anziane che gli possano ancora trasferire quanto ricordano affinchè quei ricordi non vadano dispersi, così si presenta:

"Noi siamo il coro Le Due Valli, nato nel 1970. 
Cantiamo cercando di essere coerenti con la tradizione, convinti come siamo che la musica, e il canto corale, in particolae, siano la più genuina testimonianza della cultura di un popolo. 
Cantiamo le cose che sempre hanno cantato le persone più semplici Cantiamo le filastrocchee ninne nanne le erenate, le fatiche, le speranze e le diserazioni, lefedi religiosee politiche, gli ideali ele disillusioni. Cantiamo tutto ciò che è la vita reale, ma lo facciamo a modo nostro, filtrando le melodie tradizionali attraverso una personale matrice stilistica, cercando di rimanere il più lontano possibile dalle emulazioni, dalla retorica e dalla faciloneria popolaresca. 
Tutto questo perchè semplicemente cantare ci piace. 
Perchè cantare ci permette di comunicare con la gente. 
Perchè cantare è un modo di voler bene alla gente"

Non ho trovato in rete le loro esecuzioni ma riporto quelle che ho preferito


sabato 17 dicembre 2011

Neutrino. La particella fantasma


Quando vengono decise le attività integrative per le classi tante volte sono salti nel buio

Così quando gli studenti di quinta hanno deciso di inserire una conferenza con oggetto i neutrini, pur con la garanzia di un buon relatore, qualche dubbio era pur sorto

Stamattina il prof. Franco Reseghetti, ricercatore oceanografico presso l'Enea ma appassionato anche di fisica delle particelle, ha presentato i neutrini a partire da Pauli fino ai giorni nostri.

Fine trimestre e alunni di prima da interrogare necessariamente

Risultato: metà conferenza persa

Per fortuna la seconda metà coincideva con il mio orario e il professore è stato così  cortese da inviarmi l'intero file presentato

Vivace, preciso, forse un po' troppo tecnico in alcuni passaggi e dotato di un buon senso dell'humor che non guasta mai è riuscito a rendere piacevole la trattazione di un argomento di natura piuttosto ostica, mettendo in luce i problemi ancora aperti che probabilmente richiedono un guizzo di genio per una nuova fisica per poter essere risolti

La campanella dell'intervallo ha determinato una fuga di studenti paragonabile allo spostamento dei neutrini e ciò non mi ha permesso di raccogliere le loro osservazioni.

Mi auguro abbiano apprezzato l'intervento, così come l'ho apprezzato io

venerdì 16 dicembre 2011

Se variazioni di potenziale elettrico vengono lette come sensazioni, immagini e suoni

Se una molecola presente o assente fa la differenza tra un colore e l'altro

Quale sicurezza possiamo avere nel leggere quanto ci circonda?

A volte mi chiedo perchè distribuisco certezze

A volte getto il seme del dubbio, insieme a tanti altri semi

Non è dato saperne l'effetto

mercoledì 14 dicembre 2011



'll never let you see
The way my broken heart is hurting me
I've got my pride and I know how to hide
All the sorrow and pain
I'll do my crying in the rain


If I wait for cloudy skies
You won't know the rain from the tears in my eyes
You'll never know that I still love you
So though the heartaches remain
I'll do my crying in the rain


Raindrops falling from heaven
Will never wash away my misery
But since we're not together
I'll wait for stormy weather
To hide these tears I hope you'll never see


Someday when my crying's done
I'm gonna wear a smile and walk in the sun
I may be a fool
But till then, darling, you'll never see me complain
I'll do my crying in the rain

martedì 13 dicembre 2011

Preparativi

Sempre più in ritardo.
Nemmeno due settimane a Natale e ancora tutto quasi imballato
Gli scatoloni a dire il vero sono stati trasferiti dal garage alla taverna ma il contenuto deve ancora rivedere la luce

Sto parlando dell'allestimento di presepi e alberi di Natale
Al plurale perchè un albero verrà decorato in giardino e uno in soggiorno; un presepio in giardino e uno in soggiorno.
In aggiunta diverse candele e decorazioni sparse per tutta la casa

Per rallentare il lavoro anche imprevisti mai sorti

Aprendo il sacco nel quale era stata riposta la capanna per l'esterno uno spettacolo incredibile
Probabilmente l'anno precedente, nonostante la prolungata sosta nei pressi del camino, il legno non si era asciugato a dovere
Complice il calore estivo si sono create le condizioni idonee per lo sviluppo di un'intera colonia di funghi
Non la solita muffa che cresce sul legno umido ma uno strato bianco filamentoso-spugnoso.

A prima vista poteva anche essere scambiato per neve sintetica degradata

Ipotesi scartata per due motivi fondamentali: l'anno precedente la neve non era stata messa e toccando con le mani la consistenza non è della plastica. 

Rimane sulle dita anche la fragranza dei funghi appena colti.

Non trattando più la sistematica non posso nemmeno riciclare il materiale a scuola, una volta tanto che ce n'era in abbondanza

Risultato: adesso manca anche la capanna



Ma come tutti gli altri anni per la settimana di Natale sarà tutto pronto

lunedì 12 dicembre 2011

Inglese

Nonostante tanti segnali che dovrebbero dissuadermi nel perseverare in un'impresa ben al di sopra delle mie capacità, anche quest'anno ricomincio a seguire il corso di inglese.

Seguire è un termine esagerato in tutti i sensi.

Primo perchè siamo alla quinta lezione e ne ho già perse tre
Secondo perchè osservando tutte le fotocopie che le compagne di corso mi depositano nel cassetto ad ogni mia assenza mi risulta praticamente incomprensibile la consegna per la lezione successiva
Terzo perchè quest'anno l'insegnante ha deciso di comunicare con noi soltanto in lingua e potrebbe pure parlare arabo e per me sarebbe la stessa identica cosa.

La proposta che ho avanzato di ricominciare il corso da capo, a partire dall'alfabeto, dai numeri, dal verbo essere e avere (proposta serissima e in linea con le mie necessità) è stata scambiata da tutti come una semplice battuta e nemmeno presa in considerazione

venerdì 9 dicembre 2011

To...



Not long ago, the writer of these lines,
in the mad pride of intellectuality,
maintained the « power of words » - denied that ever
a thought arose within the human brain
beyond the utterance of the human tongue;
and now, as if in monckery of that boast,
two words - two foreign soft dissylables -
italian tones made only to be murmured
by angels dreaming in the moonlit « dew
that hangs like chains of pearl on Hermon hill » -
Have stirred from out the abysses of the heart,
unthought-like thoughts that are the souls of thought,
richer, far wilder, far diviner visions
than even the seraph harper, Israfel,
who has « the sweetest voice of all God's creatures »,
could hope to utter.
And I! my spells are brocken.
The pen falls powerless from my shivering hand.
With thy dear name as text, though bidden by thee,
I cannot write - I cannot speak or think,
alas, I cannot feel; for 'tis not feeling.
This standing motionless upon the golden
threshold of the wide-open gate of dreams,
gazing, entranced, adown the gorgeous vista,
and thrilling as I see upon the right,
upon the left, and all the way along
amid empurpled vapors, far away
to where the prospect terminates - thee only.

E A Poe

giovedì 8 dicembre 2011

mercoledì 7 dicembre 2011

Luna




Ogni anno la battaglia per sfatare le leggende

Nè lupi mannari, nè capelli che crescono più o meno in fretta, nè semine, nè imbottigliamenti, nè nascite concentrate
Il massimo che concedo sono le forze di marea
Probabilmente agli astanti restano ben salde le proprie convinzioni

Tra i tanti racconti ne scelgo due: il primo cinese, il secondo indiano



Il Signore dell'Eternità donò il Sole al Giorno, perché lo illuminasse con la sua luce, facesse maturare i frutti della terra e ricompensasse le fatiche degli uomini...

La Notte si offese, lei non ricevette nulla, e rimase tristemente avvolta dall'oscurità. Ma il gigante Ti-Nu volle consolarla: affondò le sue mani invulnerabili nel molle corpo del sole e ne staccò una porzione tondeggiante, poi la avvolse in una nuvola, per portarla alla Notte. Improvvisamente un cane rabbioso si avventò su di lui: per difendersi, il gigante Ti-Nu fuggì in tutta fretta. Ma la nuvola che avvolgeva la porzione di sole da donare alla Notte era piena di fenditure e, nella fuga, il suo prezioso contenuto fuoriusciva. Ti-Nu, ignaro, continuò a correre e non si accorse di spargere intorno a sè scintille luminose, di seminare fiorellini incandescenti. Corse così velocemente che inciampò nel secchio dove era stato versato il latte argenteo di una capra sacra : quella piccola porzione di sole che non si era dispersa nella fuga vi cadde dentro, e perse la sua luminosità.

Il gigante Ti-Nu si disperò. Il cane rabbioso continuò ad inseguirlo, Ti-Nu continuò a correre per fuggire, e, tutt'oggi, ancora corre e non sa di aver creato il firmamento, con le stelle scintillanti e la pallida luna, protettrice dei sogni. 




In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.

In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.

Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:

- Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-

- Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! - rispose il lupo.

La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.

- Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto - disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.

Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna. Poi sparì tra il folto della vegetazione.

Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.


I lupi lo sanno… E ululano festosi alla luna piena.

martedì 6 dicembre 2011

Patate vestite


Come iniziare la giornata nel modo più tranquillo possibile.
Ore 7.30
Mia figlia scende e annuncia: "Adesso cucino"
Più volte ho segnalato il leggero disappunto che accompagna queste decisioni vorrei scrivere repentine, ma che tanto repentine non sono.
E' una settimana infatti che pare un affare di stato doversi procurare ingredienti un po' strambi ed è solo la rimozione dei fatti sgradevoli che mi aveva fatto dimenticare tutta la faccenda
Ricetta mutuata dalla trasmissione televisiva condotta da Jemie Oliver, il quale sarà forse un cuoco sopraffino e originale ma che definire impiastro è voler essere gentili.
Per una massaia degenere quale io sono che usa i guanti a pulire il pesce e li userebbe pure per la frutta, la carne e la verdura, come può altrimenti esser definito un cuoco che probabilmente è stato catapultato da noi dai tempi preistorici quando ancora gli utensili di cucina non c'erano?
Tranquillamente schiaccia mirtilli e altra frutta con le mani, rimescola insalata già condita con le dita, fa cascare uova nelle terrine come dovesse allenarle al salto dal trampolino olimpico e pazienza se qualche schizzo imbratta tutto il tavolo.
"Cucina creativa" la definizione di mia figlia, che già di suo aveva predisposizione in merito.
"Cucina imbrattona" la definizione mia.

Ricetta:
2 patate dolci
1 patata "normale"
1 manciata di coriandolo fresco
1 peperoncino
limone
50 grammi di feta

Lavare le patate e tagliarle a metà per la lunghezza
Metterle con mezzo limone in una bacinella ricoperta da pellicola per 15 minuti nel forno a micronde
Schiacciarle con la forchetta
Tritare il coriandolo e il peperoncino
Aggiungerli alle patate
Tagliare la feta a dadini e mescolarla al resto

Incomprensibile come per una preparazione così semplice venga coinvolta una cucina intera 
Incomprensibile perchè siano state chiamate patate vestite, dato che la veste è tutta maciullata e mescolata alla polpa, con buona pace della velenosa solanina in essa contenuta
Inoltre per il momento non è nemmeno possibile l'assaggio in quanto il piatto è destinato alla cena con le amiche



domenica 4 dicembre 2011

Avvento

















Et egredietur virga de stirpe Iesse,
et flos de radice eius ascendet;
et requiescet super eum spiritus Domini:
spiritus sapientiae et intellectus,
spiritus consilii et fortitudinis,
spiritus scientiae et timoris Domini;
et deliciae eius in timore Domini.
Non secundum visionem oculorum iudicabit
neque secundum auditum aurium decernet;
sed iudicabit in iustitia pauperes
et decernet in aequitate pro mansuetis terrae;
et percutiet terram virga oris sui
et spiritu labiorum suorum interficiet impium.
Et erit iustitia cingulum lumborum eius,
et fides cinctorium renum eius.
Habitabit lupus cum agno,
et pardus cum haedo accubabit;
vitulus et leo simul saginabuntur,
et puer parvulus minabit eos.
Vitula et ursus pascentur,
simul accubabunt catuli eorum;
et leo sicut bos comedet paleas.
Et ludet infans ab ubere
super foramine aspidis;
et in cavernam reguli,
qui ablactatus fuerit, manum suam mittet.
Non nocebunt et non occident
in universo monte sancto meo,
quia plena erit terra scientia Domini, sicut aquae mare operiunt.
In die illa radix Iesse
stat in signum populorum;
ipsam gentes requirent,
et erit sedes eius gloriosa.
Isaia 11. 1-10

sabato 3 dicembre 2011

Herpes zoster


Scoprire d'aver ospitato e replicato nel suo nascondiglio per tanti anni tale inquilino apparentemente innocuo

Scoprirlo quando non si sa per quale recondito motivo decide di manifestare la sua presenza

Tanto era stato silente altrettanto si fa notare ora, proliferando lungo le terminazioni nervose verso la cute

Magari nel momento del distacco dal mio DNA dove si era annidato si è anche trascinato pezzetti di elica tutti miei potenzialmente ancor più dannosi se trasferiti casualmente qua e là

Partire all'attacco: ogni quattro ore 800 mg di aciclovir, col rischio di soffocare ogni volta date le dimensioni e la poca "esofagodinamica" della compressa
Cercare quel che di utile può esserci nell'esperienza.
Primo: vuoi mettere la diversa resa nella spiegazione dei cicli vitali dei virus (questo è HHV-3) sulla base dell'esperienza diretta anzichè di semplici conoscenze accademiche?
Secondo: un buon ripasso di biochimica.
L'Aciclovir è una base azotata modificata. 
All'interno della cellula, l'aciclovir viene monofosforilato grazie all'azione dell'enzima timidinachinasi, il quale è codificato solamente dai virus erpetici e non dall'organismo. 
È per tale motivo che il farmaco agisce prevalentemente sulle cellule infettate e non su quelle sane.
Successivamente, l'aciclovir monofosfato viene fosforilato nella forma bifosfata ed, infine, trifosfata dalle chinasi della cellula ospite.
L'aciclovir trifosfato agisce da inibitore competitivo con la desosssiguanosinadifosfato per la DNA polimerasi virale, bloccandone l'azione tramite formazione d'un complesso irreversibile con la catena di DNA virale nascente.
L'aciclovir in forma monofosforilata può inoltre venir inserito nel DNA virale in crescita causandone la terminazione precoce a causa della mancanza del gruppo ossidrile (OH) in posizione 3’.
Solo un esempio di come conoscere i meccanismi di funzionamento delle cellule dovrebbe suscitare meraviglia e rispetto
Terzo: probabilmente la clausura forzata era necessaria per la ripresa di un organismo in progressivo deterioramento




In chiusura un appello a quel sistema immunitario distratto che ha permesso all'infezione di partire:
"Ho molta fiducia nella tua capacità d'azione, sono convinta che tutti i farmaci di questo mondo da soli niente possano contro le patologie e molto invece nel progressivo avvelenamento, quindi torna a svolgere in perfetta efficienza quel compito a cui sei stato destinato"

giovedì 1 dicembre 2011

Basta guardarsi attorno per vedere quanto belli sono gli organismi che ci circondano.
Fermarsi e stupirsi

Ancor più grande la meraviglia di ciò che normalmente sfugge: troppo grande o troppo piccino

Daniel Stoupin ha fermato le immagini per noi 





La danza dell'idra la dedico ai miei nuovi ragazzi di terza che non sapevano nemmeno cosa fosse un'idra fino a settimana scorsa